Il Topolino di Sio

Un fenomeno editoriale, un esperimento “disneyano”, una querelle ponderosa, disegnatori di grande talento… tutto questo in perfetta contemporaneità con l’uscita in edicola di Topolino n. 3127 e le sue storie paradossali!

Sio, all’anagrafe Simone Albrigi, è uno dei fenomeni editoriali del momento di cui l’editoria ufficiale si è accorta già nel 2012, quando file interminabili di fan congestionavano lo stand della Shockdom a Lucca Comics & Games. La consacrazione ufficiale di questo successo è avvenuta quest’anno, quando il primo numero del trimestrale “Scottecs Comics”, da lui scritto e disegnato, è andato esaurito in pochi giorni, vendendo qualcosa come 50.000 copie. Diciamocelo: se non ci fosse Zerocalcare in questo momento il mondo del fumetto italiano parlerebbe solo di lui.

Un fenomeno del genere non è passato ovviamente inosservato e la Panini ha deciso di affidargli la realizzazione di alcune storie per Topolino. E sul numero 3127, in edicola questa settimana, ce ne sono ben tre, disegnate da tre dei più talentuosi disegnatori Disney in attività: Stefano Intini, Silvia Ziche e Corrado Mastantuono. Fa particolarmente sorridere quest’ultimo dato, visto che il grande difetto attribuito a Sio da molti degli “addetti ai lavori” è che “non sa disegnare”. Probabilmente è vero e credo che passi le nottate ad asciugarsi le lacrime con banconote da 500 euro.

SuperPippo e il fraintendibile suono vocalico (Disegni di Stefano Intini)

Pippo Sio Intini

In questa storia di quattro pagine Sio gioca col personaggio che forse gli è più congeniale. La sua verve nonsense si sposa benissimo con la versione supereroica di un personaggio già nonsense di suo. Ovvero Pippo che, mangiando delle supernoccioline, diventa un supereroe con i mutandoni di lana. Ovviamente Sio non manca di metterci del suo, come il giardino di annaffiatoi, per aumentare il tono parodistico. Il finale è un po’ anticlimatico ma abbastanza funzionale.

Zio Paperone e non mi ricordo come finiva il titolo (Disegni di Silvia Ziche)

Paperone Sio Ziche

Un’altra storia breve, sempre di quattro pagine, che vede protagonisti Zio Paperone e Battista recitare un’unica running gag. Ricorda un po’ gli sketch comici di Totò e Peppino, Gianni e Pinotto, Franco e Ciccio e tutte le grandi coppie comiche del passato. Ad un certo punto sembrerebbe che il personaggio di Paperone venga snaturato ai fini umoristici ma la spiegazione finale chiarisce tutto.

Topolino e l’inseguimento a incastro (Disegni di Corrado Mastantuono)

Topolino Sio Mastantuono

In questa storia un po’ più lunga, dieci pagine, troviamo Topolino, e successivamente Pippo, all’inseguimento di un bus “automatizzato” nel quale è rimasto intrappolato Pluto. Anche qui Sio riprende un cliché comico del cinema e dell’animazione (quello di Baby Birba per intenderci) e si diverte ad aggiungere sempre più gag paradossali. L’effetto è divertente e le espressioni facciali di Pluto rese da Mastantuono sono impagabili. Un Topolino così stralunato sembra un po’ fuori luogo e in alcuni casi sembra comportarsi più come Paperoga che non come il brillante topo che siamo abituati a conoscere ma il bello dei personaggi Disney è quello di essere estremamente versatili per cui non ci si fa molto caso.

In generale l’esperimento (se di questo si trattava) si può dire riuscito e pare che il “Sio disneyano”, più imbrigliato e rispettoso dei personaggi, funzioni anche meglio del “Sio classico”, il cui gusto per il paradossale risulta a volte indigeribile. Buona parte del merito va sicuramente attribuita al lavoro dei tre disegnatori, ognuno dei quali felicemente accoppiato con la storia che più gli si addice. Aspettiamo con curiosità le prossime prove, magari su storie più lunghe.

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