Heartbreak Hotel: come curare un cuore spezzato?
“Since my baby left me, I found a new place to dwell. It’s down at the end of Lonely Street at Heartbreak Hotel.” cantava così Elvis Presley nel 1956, descrivendo un luogo del tutto simile a quello dove si ritrovano Maya, Martino, Fiona e Fede. Un albergo, cinque piani e innumerevoli stanze dove trovano riparo i cuori spezzati: un limbo fatto di moquette e lunghi corridoi, dove chi ha subito un trauma o una grande delusione può provare a ricucirsi le ferite.
“Since my baby left me, I found a new place to dwell. It’s down at the end of Lonely Street at Heartbreak Hotel.” cantava così Elvis Presley nel 1956, descrivendo un luogo del tutto simile a quello dove si ritrovano Maya, Martino, Fiona e Fede. Un albergo, cinque piani e innumerevoli stanze dove trovano riparo i cuori spezzati: un limbo fatto di moquette e lunghi corridoi, dove chi ha subito un trauma o una grande delusione può provare a ricucirsi le ferite.
Dei quattro ospiti che ci vengono presentati, Maya è la prima. Ha una cotta per la sua migliore amica Laura ma lei è già impegnata con un altro ragazzo. Arrivata all’hotel, Maya rivive l’ultima giornata passata con lei, come fosse bloccata in un loop che non riesce ad accettare. Anche gli altri personaggi sono incastrati al momento in cui il trauma li ha sopraffatti: chi per una delusione d’amore, chi per una perdita… Non si sa come gli ospiti siano arrivati lì, né si sa dove sia questo “li”, poiché l’hotel sembra fluttuare in un limbo onirico abitato da buffi animaletti che esaudiscono i desideri dei propri ospiti. Ma appare chiaro fin da subito che per uscire sarà necessario radunarsi tutti e provare a trovare la soluzione, insieme.
In Heartbreak Hotel, Micol Arianna Beltramini e Agnese Innocente provano a raccontare l’elaborazione del trauma nell’adolescenza: la cura per un cuore spezzato è la riscoperta delle relazioni, è la riconnessione con la fiducia perduta, è il perdono. Innocente sfoggia un tratto chiaro e leggero, con un character design che deve molto a un’estetica manga anni novanta ma che si reinterpreta in chiave europea. In questi termini, la resa grafica è pulita e efficace, e sostiene egregiamente la narrazione.
Nel complesso, Heartbreak Hotel si estende con naturalezza dai siparietti comici al dramma struggente, fornendo al lettore adolescente la perfetta altalena emotiva che indubbiamente lo coinvolgerà. Un po’ meno efficace, anche per via dell’età dei protagonisti, si rivela quando è letta dai meno giovani; ciò non toglie che sia una lettura decisamente piacevole che può restituire degli insegnamenti anche a chi l’adolescenza l’ha superata da un pezzo.
Micol Arianna Beltramini e Agnese Innocente
Heartbreak Hotel
Il Castoro, 2024
192 pagine, colori, 17×24 cm, 18€
ISBN: 9791255331339