Dimensione Orrore: Edward mani di forbice – Qualche anno dopo di Kate Leth e Drew Rausch

Halloween è alle porte e il terrore ci accompagnerà fino al 31 ottobre con Dimensione Orrore, la nostra personale rassegna di fumetti a tematica horror che vi farà morire… di paura.


Edward mani di forbice è certamente uno dei film più iconici e di maggior successo della carriera di Tim Burton. Disegnatore, animatore, regista e creativo in generale, partito dalla Disney con cui ha continuato ad avere un rapporto complesso e discontinuo ma costante per tutta la sua carriera, fra gli anni 1980 e 1990 Burton ha espresso la sua personalissima visione gotica del mondo attraverso una sequela di riuscitissimi film che riescono a mettere insieme in maniera inimitabile romanticismo e black comedy, colori pastello e nero pece, sogno e incubo, scienza e magia. La punta di diamante di questa prima parte della sua carriera (la seconda, iniziata con un cambio di vita e di stile dal XXI secolo, è – per chi scrive – imparagonabile alla prima e totalmente fallimentare) è appunto Edward mani di forbice, uscito nel 1990 e immediatamente diventato un cult generazionale inimitabile e ancora oggi amatissimo.

Una delle tante prove di questo successo imperituro viene dal fumetto Edward Scissorhands, serie scritta da Kate Leth e disegnata da Drew Rausch per IDW Publishing, serializzata negli USA a partire dal 2015 e poi raccolta in volume nel 2016 da con il titolo Edward Scissorhands – The Final Cut, volume che è infine stato portato in Italia da Nicola Pesce Editore nel 2017 con il titolo Edward mani di forbice – Qualche anno dopo.

La storia propone un sequel delle vicende del film, che si apriva e chiudeva con la nonna Kim che raccontava la fiaba dolceamara di Edward alla nipotina: nel fumetto la nonna è morta e la nipotina Meg è ormai diventata un’adolescente che vuole scoprire di più su quella vecchia storia legata al tetro castello che torreggia sul quartiere di villette colorate, una storia che sua madre e tutto il vicinato vogliono invece dimenticare. Quando Meg va al castello per indagare scopre dell’esistenza di Edward (che in quanto essere artificiale non è invecchiato) e di Eli, una seconda creatura che lo scienziato aveva abbandonato a metà senza dargli un cuore.

Anche se Burton non ha partecipato in nessuna maniera a questo fumetto, tutti i suoi fan saranno comunque contenti di ritrovarvi le atmosfere del suo film. L’entusiasmo però potrebbe un po’ ammosciarsi dopo poche pagine di lettura. La ragione non dipende tanto da Kate Leth, sceneggiatrice di grande versatilità che scrive per fumetti e TV da My Little Pony a Transformers, e che qui confeziona una storia un po’ affrettata però comunque funzionante, bensì dai disegni di Drew Rausch: sono costantemente caricaturali ed esagerati, costantemente sopra le righe, costantemente in super deformed (come si suol dire per i cartoni animati giapponesi), una sorta di mix fra il tratto di Burton stesso e certe serie animate di Nickelodeon come I Rugrats. Questo stile potrebbe essere un po’ ripetitivo, ma andare comunque bene se Edward mani di forbice – Qualche anno dopo fosse una serie comica, ma non è questo il caso: la storia di Leth è molto più drammatica di quella del film, scritta al tempo da Burton con la sceneggiatrice Caroline Thompson, e include sevizie ad animali, sequestro di minore, violenze e vari altri dettagli disturbanti e certamente lontani dalle atmosfere fiabesche e astratte del film.

Forse Rausch usa un tratto molto cartoonesco appositamente per smorzare certe scene molti forti? Non è impossibile, e da questo punto di vista ha perfettamente senso, d’altronde le sue illustrazioni (come quelle realizzate per le copertine degli spillati del 2015) sono effettivamente molto valide. In pratica non è il disegno in sé a non funzionare, ma la sua applicazione pratica. Come pecca ulteriore, la scansione delle vignette è poco chiara, con numerosi salti narrativi poco chiari che le pose e gli sguardi dei personaggi e la distribuzione dei balloon non aiutano a comprendere meglio. In parole povere, Rausch: illustratore bravo, narratore così-così.

In fondo al volume, una splendida galleria che include le illustrazioni realizzate da Rausch e da vari artisti ospiti per le copertine degli spillati originali del 2015, molti sketch, storyboard e materiali vari.

In conclusione, Edward mani di forbice – Qualche anno dopo è un ottimo regalo di Natale (e perfettamente a tema) per ogni amante di Burton: magari non è il migliore dei fumetti possibili e potrebbe non interessare a tutti, ma consente comunque al lettore fan del film di tornare per un paio d’ore in quel meraviglioso mondo di sentimenti, di colori e di neve.


Kate Leth, Drew Rausch
Edward mani di forbice – Qualche anno dopo
Edizioni NPE, Collana Clouds
128 pagg., colore, cartonato, 15×23 cm, €19.90
ISBN: 978-88-88893-96-9

Mario Pasqualini

Sono nato 500 anni dopo Raffaello, ma non sono morto 500 anni dopo di lui solo perché sto aspettando che torni la cometa di Halley.

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