Dimensione Arcobaleno 2024
Be proud of who you are! Dimensione Fumetto arricchirà le sue proposte e si tingerà dei colori dell’arcobaleno… come? Nell’unico modo in cui sappiamo farlo, leggendo e proponendovi fumetti e fumettisti che affrontano tematiche LGBTQIA+: inclusione, rispetto, identità e amore. Quest’anno apriamo la rassegna con un articolo cumulativo dove i nostri redattori consigliano 3 titoli la cui lettura è per loro imprescindibile. Ospiti d’onore alcuni tra i nomi più noti del panorama fumettistico e social italiano. Buona lettura!
Be proud of who you are! Dimensione Fumetto presenta Dimensione Arcobaleno. Quest’anno apriamo la rassegna con un articolo cumulativo dove i nostri redattorə consigliano tre titoli a tema LGBTQIA+, accompagnati da alcuni ospiti d’onore fra i nomi più noti del panorama fumettistico e social italiano. Buona lettura!
Alessandro Bianchi
(content creator)
Un anno senza te
di Luca Vanzella e Giopota, Renape
È la storia del dolore di Antonio, che dopo pochi mesi di relazione viene mollato da Tancredi. Niente da fare, non riesce a farsene una ragione, nonostante tutti i tentativi degli amici di aiutarlo. Le cose non migliorano quando, a un concerto, Antonio vede l’ex insieme a un altro tizio che aveva frequentato qualche settimana prima – una situazione orribile che può succedere solo a gay e bisessuali e che ovviamente ho potuto vivere in prima persona. Ci sono tanti libri e tanti film che raccontano il periodo che va dalla fine di una relazione all’inizio di qualcosa di nuovo, ma in Un anno senza te gli autori affrontano questa particolare rielaborazione del lutto con un linguaggio che mi ha davvero stregato: ci sono delle scene di rara poesia, ambientate in questa città dove possono nevicare conigli, dove ci si sposta in mongolfiera ed è possibile entrare in un negozio per comprare nuvole. Onirico.
Rebis
di Carlotta Dicataldo e Irene Marchesini
Martino è un giovane albino che viene alla luce in un piccolo villaggio medievale proprio nel momento in cui due streghe, colpevoli di un amore proibito, vengono bruciate sul rogo. La diversità del bambino è una vergogna per i maschi della sua famiglia, che lo cacciano di casa e, involontariamente, gli fanno del bene. Martino si ritira nel bosco, dove conosce Viviana, una strega che gli fa scoprire il valore della libertà e dell’amore nei confronti di sé stessi, oltre che una nuova famiglia, stavolta in grado di volergli bene per ciò che è. Ho amato Rebis perché, attraverso una catena di metafore ben calibrate e per nulla retoriche, riesce a raccontare il percorso di accettazione di un ragazzino in modo originale. Tenero.
Magic Fish – Le storie del pesce magico
di Trung Le Nguyen, BAO Publishing
Se hai un segreto difficile da comunicare, trovare il coraggio non è sempre semplice. Ma a volte è ancora più complicato trovare le parole, specialmente se devi farlo in un’altra lingua. Magic Fish è la storia di un ragazzo che deve raccontare alla madre una parte molto importante della sua identità, ma si scontra con un problema: lui è un giovane americano di seconda generazione, lei è emigrata dal Vietnam, e conosce solo poche parole inglesi. Per fortuna il nostro protagonista ha una grande fantasia, e cercherà di aprirsi senza usare la nuova lingua. Magic Fish è un racconto che mescola i temi del coming out a quelli dell’immigrazione, una combinazione sempre più attuale a cui il movimento queer, nel suo risvolto intersezionale, sta dedicando sempre più spazio. Poetico.
Andrea Cozzoni
(redattore DF)
Pelle d’uomo
di Hubert e Zanzim, BAO Publishing
Mai ho letto un fumetto tanto libero in vita mia. Dagli stereotipi, da uno storytelling dolente e vittimista, dalle gabbie di cui anche il fumetto a tematica LGBTQIA+ a volte soffre. Hubert (se ne è andato troppo presto, ahimé) ai testi e Zanzim ai disegni riescono nel miracolo, parlare di genere, di maschile e femminile, in modo leggero e irriverente e al contempo efficace. Hanno trasformato l’odioso modo di dire “mettiti nei miei panni” in una storia avvincente, rocambolesca, attuale ed esemplare. La storia di Bianca, che grazie a una pelle d’uomo può appunto divenire maschio e andarsene in giro per la città liberamente (la vicenda è ambientata in un Medioevo plausibile) e scoprire com’è il suo promesso sposo. Una riflessione fresca e potente sull’esplorazione di sé stessi, dei propri istinti, pulsioni, gusti e possibilità, sui ruoli che siamo costretti a recitare e sulla liberazione da essi.
Enigma – La strana vita di Alan Turing
di Tuono Pettinato
Ho scoperto Alan Turing attraverso la statua che lo ritrae seduto su di una panchina nel parchetto adiacente a Canal Street, la gay street di Manchester: era il 2007 e io ero un giovane studente Erasmus che ancora doveva capire molte cose. Ho letto poi di Turing e della sua vita su Internet e naturalmente ho visto anche il film biografico The Imitation Game con Benedict Cumberbatch. Tuono Pettinato (smetteremo mai di piangerlo? No), insieme a Francesca Riccioni, ne aveva raccontato le vicende in un fumetto, Enigma, dal nome della macchina inventata da Turing. L’inconfondibile stile di Tuono Pettinato riesce a rendere ironica e spassosa anche questa storia magnifica e tragica, che ha dell’incredibile. Uno degli uomini più importanti della storia, il cui contributo durante la seconda guerra mondiale fu decisivo e da molti considerato il padre dei computer e dell’intelligenza artificiale, fu costretto a subire un arresto e una castrazione chimica che lo portò al suicidio per colpa del suo orientamento sessuale. Sì, è successo negli anni Cinquanta del Novecento, non nel Medioevo.
Un anno senza te
di Luca Vanzella e Giopota, Renape
Ricordo di averlo comprato alla libreria Igor di Bologna e di averlo letto in treno, durante il viaggio di ritorno verso casa. Non conoscevo né Giopota né Vanzella e non ricordo nemmeno che avessi sentito parlare prima di questo libro. Quindi forse l’ho acquistato attratto dalla copertina e della bella edizione dei tempi, edita da BAO Publishing. L’ho letto, come si dice in questi casi, tutto d’un fiato. Credo fosse la prima volta che leggessi qualcosa di simile. Ero abituato a leggere storie LGBTQIA+ che parlavano di coming out, cioè del periodo fondamentale della vita di una persona in cui scopre da chi si è attratti e si ha difficoltà ad ammetterlo a sé stessi prima e al mondo poi. Qui invece i due autori raccontano il dolore di una separazione fra una coppia di ragazzi in una maniera al di fuori di tutti gli stereotipi. Una storia dolce, malinconica e dolorosa, in una Bologna magica e lanciata in uno spaziotempo altro, dove piovono bianchi conigli dal cielo. Un’opera fondamentale del fumetto italiano, anche non queer.
Claudi Plescia
(illustratrice e fumettista)
Scuola di butch
di Percy Bertolini, Eris Edizioni
Una scuola di polizia andata in fiamme è stata occupata e trasformata in una scuola elementare per bambine butch, lesbiche e trans. Le maestre rivoluzionano il programma scolastico e il modo di stare in classe: qui puoi scegliere a quali corsi iscriverti (tra cui troviamo Lesbichezza moderna, Arte lesbica, Ginnastica butch…), e non ci sono più banchi ma comode biciclettine, un campeggio in palestra per tutte le bambine in fuga dal Natale, un orto di fondamentali piante infestanti e molto altro, e tutte le bambine nelle loro identità sono accolte dalla preside Monica Wittig e dal gatto Ambrogio. È la scuola perfetta per Buio e Casper. Dopo aver scelto uno zainetto perfetto e riempito di succhi di frutta, matite, pane e coltellini multiuso, iniziamo con loro l’anno accademico. Con l’ironia e la schiettezza che contraddistinguono le strisce a fumetti di Percy Bertolini, Scuola di butch è una piccola molotov che esplora tematiche transfemministe e impasta i traumi dell’infanzia in nuove sculture per un futuro possibile.
Ladra
di Lucie Bryon, BAO Publishing
Ladra rientra nel trope noto come “be gay, do crimes”. Di fatto è una storia d’amore fra due ragazze, con tutti i travolgimenti emotivi che ne conseguono, in cui però Ella, dopo essersi innamorata di Madeleine e averla conosciuta a una festa, si accorge anche di averle rubato alcuni oggetti. Con uno stile morbido, Lucie Bryon esplora la complessità dei tumulti adolescenziali in una storia di crescita personale e relazionale, in cui le due protagoniste stringeranno un patto di fiducia spacchettando un segreto che le accomunano. È un fumetto dalla narrazione pulita e freschissima e con soluzioni visive brillanti (nulla è più calzante della scena in cui Ella capisce di avere una cotta stratosferica per Maddie e viene travolta da una marea che allaga tutta la tavola). La storia, sebbene siano pensata nel suo linguaggio per il target di giovani adulti, è piacevolissima anche i lettori più grandi.
Mimosa
di Archie Bongiovanni, Abrams
Proseguendo con la scala di età, Mimosa di Archie Bongiovanni segue le vicende di quattro amic* queer di Minneapolis attraverso il passaggio dai loro dorati vent’anni alla vita adulta dei trenta. Nessuno dei personaggi sta mettendo in discussione aspetti della propria identità in questa storia, sanno esattamente dove sono, ma questo non l* difende dal cambiamento e dalla crescita che attraverseranno nella loro chosen family: c’è una rappresentazione molto accurata dell’amicizia adulta, a tratti tenera alle volte amara, e di com’è la quotidianità, divisa dal tenere insieme più lavori contemporaneamente all’avere coinquilini o bambini, e nel trovarsi nell’importanza condivisa della comunità. Sono personaggi autenticamente rappresentati nei loro difetti, stanno facendo del loro meglio, ma a volte anche il loro meglio è uno schifo. È un libro divertente di vite incasinate uscito lo scorso anno, non ancora edito in Italia, ma che mi sento di consigliare per il modo schietto e ironico che ha Bongiovanni di dipingere la realtà queer.
Eleonora C. Caruso
(scrittrice)
A Cruel God Reigns
di Moto Hagio, Jpop
Jeremy è un adolescente che ha sempre dovuto fare da genitore a una madre mentalmente molto fragile, e quando lei si innamora di un uomo apparentemente perfetto il ragazzo è ben felice del matrimonio, sollevato dalla speranza di poter finalmente condividere il peso. Ma le vere mire dell’uomo sono in realtà su di lui, e la vita di Jeremy assume rapidamente i contorni di un incubo allucinato, dove realtà e dissociazione si fondono in immagini evocative da togliere il fiato. Spinto al limite, Jeremy compie una scelta sorprendente, che finirà per intrecciare la sua vita e quella del fratellastro Ian in un nodo tossico e passionale. Non per tutti: ma dovrebbe.
Tokyo Babylon
di CLAMP, d/visual
Sono appassionata di storie queer dove la queerness non è una tematica, ma un elemento come un altro della storia. Tokyo Babylon del collettivo CLAMP in questo senso è una delle storie che amo di più, dove una Tōkyō fredda e cannibale fa da sfondo alla (controversa a dir poco) storia d’amore tra il giovane sciamano Subaru Sumeragi e l’assassino Seishirō Sakurazaka. Se volete un bel manga crudo e drammatico old style, è da recuperare.
Le maldicenze
di Flavia Biondi, BAO Publishing
In questa raccolta di due storie brevi Flavia Biondi dimostra di saper cogliere elementi delle relazioni, della scoperta e dell’accettazione di sé non banali, e di avere tutta la capacità di restituirceli senza fronzoli e formule facili. Queste storie, pur ruvide, lasciano alla fine un sapore dolce ma non stucchevole. Tutte le opere di Biondi meritano attenzione, ma questo è il punto di partenza migliore.
Flavia Biondi
(Fumettista)
Saetta Rossa
di Marco B. Bucci e Riccardo Atzeni, Panini Comics
Se ormai è normale trovare un po’ ovunque storie distopiche in cui si lotta per la sopravvivenza è raro invece imbattersi in un universo come quello proposto da Saetta Rossa. Marco e Riccardo raccontano un viaggio dentro un utopia, un mondo futuro dove il rispetto per le persone, gli animali e la natura sono al centro di tutto. Ma come ogni terra calpestata da qualcuno, anche in questa vicenda troviamo conflitti e battaglie da combattere. Quella di Saetta Rossa è sia una storia che una riflessione sociale, un racconto che fra le sue pagine accoglie ogni viaggiatore perduto in un abbraccio, qualsiasi sia la sua identità, il suo modo di amare, di vivere e la sua appartenenza di tempo.
Transformer
di Nicoz Balboa, Oblomov Edizioni
Transformer è una conversazione intima, semplice e diretta. Mi ha colpito fin dalle prime pagine per la sua franchezza senza fronzoli, senza il bisogno di abbellirsi, di chiudersi in layout complicati, va dritta al centro dei conflitti e delle proprie accettazioni. Ci racconta i momenti, i mesi e i giorni della vita del suo autore mentre si avventura nel suo percorso di transizione di genere. Se il corpo del racconto è quello di un diario, il corpo del suo stesso narratore è al centro della vicenda. Un corpo alla ricerca di identità, di forma, di amore che pagina dopo pagina ci ricorda che riuscire a trovare un equilibrio col mondo è un percorso che inizia in primo luogo dalla sincerità e dall’amore verso noi stessi.
Run Away With Me, Girl
di Battan, Edizioni Star Comics
Fantasy è il genere in cui includerei spesso molte storie queer provenienti dall’universo nipponico. Il Giappone ha un bel problema con l’omofobia ed è difficile trovare – salvo rare ma fortunatamente presenti eccezioni – storie che siano veramente degli “slice of life” dove la parola “life” corrisponda alla realtà dell’attualità. Se si parla di rappresentazioni femminili è ancora più complesso. Run Away With Me, Girl è un inizio. La storia riprende il punto di partenza di molti yuri: l’amore fra due ragazze al liceo. Si sposta però velocemente a dieci anni dopo, ad una vita trascorsa a rispettare le aspettative altrui invece che le proprie, una vita sempre più soffocante che si interrompe però dopo un incontro da cui i personaggi non potranno più tornare indietro. In questa breve serie sopravvivono ancora tantissime scene stereotipate ma si inizia ad intravedere una dimensione di franchezza, di riflessione quotidiana, di dubbi e di leciti desideri di un paese in cui i propri abitanti queer avvertono sempre più l’esigenza di tirare fuori la propria voce.
Giulia Pasqualini
(Redattrice DF)
Boy Meets Maria
di Peyo, Edizioni Star Comics
Fra le più grandi tragedie dell’umanità si possono ricordare l’incendio della libreria di Alessandria, la caduta dell’impero romano e la morte di Kosei Eguchi, in arte Peyo, alla giovane età di 23 anni. Il mangaka ci ha lasciati troppo presto con all’attivo una sola opera, una sola perla che nella sua unicità descrive perfettamente il talento di quest’uomo che avrebbe avuto tantissimo da raccontare: Boy Meets Maria. Taiga Hirosawa si innamora a prima vista della stella del club di teatro Maria, salvo poi scoprire che si tratta di un ragazzo… Si tratta di un volume autoconclusivo di una bellezza disarmante che arriva a trattare temi importanti come la disforia di genere e l’abuso minorile con una delicatezza incredibile. Un must have per gli amanti del romanticismo che hanno anche voglia di versare qualche lacrimuccia.
1 segreto x 2
di Ai Morinaga, Edizioni Star Comics
Nella mia vita poche volte mi è capitato di incontrare un’artista tanto valente quanto sottovalutata come Ai Morinaga, un genio totale della comicità che ci ha lasciato anche lei troppo presto, a 38 anni. Nonostante nessuna delle sue opere sia stata trasposta in anime, molte sono arrivate in Italia, fra cui l’esilarante 1 segreto x 2 (Boku to Kanojo no xxx): Akira Uehara è un bellissimo ragazzo ma timido e impacciato da sempre innamorato dell’altrettanto bellissima Nanako Momoi che ha un caratteraccio burbero. Per una serie di sfortunati eventi i due si scambiano di corpo e sebbene all’inizio siano in difficoltà diventa ben presto chiaro come le loro personalità sono molto più adatte ai loro nuovi corpi, oltre al cominciare a provare qualcosa per i propri migliori amici. Una commedia degli equivoci al limite dell’assurdo che con estrema leggerezza racconta la scoperta della propria identità di genere.
One Piece
di Eiichirō Oda, Edizioni Star Comics
Al di fuori delle opere specificatamente queer, è spesso difficile trovare nelle serie dei riferimenti espliciti alla comunità LGBTQIA+, vuoi perché le leggi giapponesi ancora non riconoscono molti diritti alla comunità o vuoi perché gli autori non rischiano di trattare temi “scomodi”, i personaggi canonicamente queer soprattutto negli shounen si contano sulle dita di una mano. Ma se c’è un autore che puoi permettersi di prendersi dei rischi quello è certamente Eichiiro Oda e lui i rischi se li prende eccome! All’interno del vasto mondo di One Piece ci sono decine di rappresentazioni queer: dal più celebre Bon Clay che segue la gay way, a Emporio Ivankov icona gender fluid, passando per Kiku canonicamente donna trans, al discussissimo Yamato. One Piece è un inno alla libertà in ogni sua forma, anche per la libertà di amare e di identificarsi come si vuole!
Ho deviato dalla strada degli uomini…
Ho deviato dalla strada delle donne…
Ma non mi sono allontanato dalla retta via delle persone…
Ci disperderemo tutti nel cielo immenso…
E rievocheremo tutti insieme la Gay Way!
Giulio Macaione
(Fumettista)
Love my life
di Ebine Yamaji, Dynit Manga
Ichiko è una diciottenne lesbica orfana di madre e vive da sola con suo padre, traduttore di romanzi americani. Sta insieme a Jojima, una ragazza di qualche anno più grande di lei, che ama molto. Quando la presenta a suo padre facendo coming out, questi la coglie totalmente alla sprovvista rivelando a sua volta che anche lui è gay e che il rapporto con la defunta moglie era ben diverso da quello che Ichiko ha sempre immaginato. In anni nei quali la comunità LGBTQIA+ era praticamente ignorata dalla società giapponese, Ebine Yamaji raccontava già di donne lesbiche e famiglie queer. In Love my life, con uno stile scarno ed essenziale ma estremamente elegante, nella narrazione così come nel disegno pulitissimo, la mangaka porta sulla carta una storia di scoperta e crescita, uno slice of life delicato e coraggioso che non alza mai la voce.
Il principe e la sarta
di Jen Wang, Bao Publishing
Il principe Sebastian è in cerca di moglie. O meglio, i suoi genitori sono in cerca di una sposa per lui, che però non sembra molto interessato a convolare a nozze. Frances è una sarta talentuosa costretta a limitare il suo estro per piegarsi a ciò che i suoi datori di lavoro esigono. Finché non viene ingaggiata da una cliente misteriosa e altolocata che si rivela essere… Il principe Sebastian! Il ragazzo ama infatti indossare sontuosi abiti femminili con i quali, sotto il nome di Lady Crystallia, vive una vita mondana notturna e segreta nella quale ben presto coinvolgerà l’inesperta Francis. Con un tratto irresistibile, morbido e curato nella caratterizzazione dei personaggi così come nella rappresentazione dello sfarzo dell’aristocrazia parigina, Jen Wang racconta una tenera favola moderna sul crossdressing, l’amicizia e l’accettazione. Un – meritatamente – premiatissimo graphic novel per tutte le età.
In Italia sono tutti maschi
di Luca De Santis e Sara Colaone, Oblomov Edizioni
Luca De Santis ai testi e Sara Colaone ai disegni raccontano una pagina della storia italiana a lungo dimenticata: quella degli omosessuali che tra il 1938 e il 1943 furono mandati al confino nelle isole del Meridione. Mussolini pronunciò la frase citata nel titolo proprio per dare a intendere che nel Bel Paese l’omosessualità non esisteva nemmeno, ma in realtà furono più di 300 i “femminielli” portati al confino. Cinquant’anni dopo il documentarista Rocco intervista Antonio detto Ninella, che fu confinato alle Tremiti, la cui storia si intreccia con quella di personaggi realmente esistiti, come Giuseppe detto Peppinella. Il racconto di quel periodo porta a galla ricordi dolorosi ma anche aneddoti simpatici della vita sull’isola, in una testimonianza significativa e necessaria. Un libro importante, tradotto in tantissimi paesi. Un classico del graphic novel italiano.
Le Peruggine
(Fumettiste e illustratrici)
Il poema del vento e degli alberi
di Keiko Takemiya, Jpop
Capostipite del genere Shounen Ai. Tratta temi controversi, ma il narrato è profondo, poetico e lo stile dell’autrice, che prende a piene mani dall’estetica Shojo, è molto elegante, raffinato e decisamente emotivo. Attingendo profondamente anche al Liberty in tutte le sue declinazioni estetiche e decorative riesce a rendere dei concetti senza l’uso delle parole, semplicemente con dettagliatissime pagine che sono delle vere e proprie composizioni artistiche. Imperdibile per chi ama il genere e, in un certo senso, ne vuole conoscere le radici. Ma anche per chi ama il dramma romantico dal sapore decadente dell’800.
Malinconiche mattine
di Shoko Hidaka, FlashBook Edizioni
Manga storico ambientato nell’epoca Taisho (1912 – 1926), la storia è complessa, ben intrecciata e davvero molto interessante, soprattutto per chi vuole uno spaccato di quell’epoca in un Giappone a cavallo tra le vestigia di un passato feudale e un’apertura al futuro e ai paesi stranieri. La costruzione narrativa, per quanto complessa e filologicamente curata, non tralascia di approfondire il rapporto tra i due protagonisti, che cresce con l’avanzare della storia, si trasforma e sfocia in un amore dolce e perfettamente inserito nella cornice storica. I disegni sono molto belli, ugualmente curati in ogni dettaglio. Un’opera di vero pregio.
Given
di Natsuki Kizu, FlashBook Edizioni
Una storia di studenti, che solitamente non attirerebbe la nostra attenzione, ma questo manga merita una menzione speciale. Parla sì di studenti, della loro vita quotidiana, ma anche di musica, dello spaccato su questo mondo particolare all’interno della società giapponese, ma oltre ciò tratta un tema molto particolare e difficile e lo fa con delicatezza, riuscendo a coinvolgere profondamente il lettore con emozioni dolci-amare, ispirando tenerezza. Lo stile dell’autrice è fresco, dinamico, davvero piacevole e rende benissimo gli stati d’animo in ogni singolo contesto.
Luca Vanzella
(fumettista e sceneggiatore)
Diario (Journal)
di Fabrice Neaud, Tunué
Diario (Journal), come dice il titolo, è un racconto intimo di una vita e di un’educazione sentimentale. Niente di speciale, apparentemente, ma nel 1996 il fumetto autobiografico non era ancora un “genere” consolidato (cfr. Zerocalcare, Fumettibrutti, Gipi) ma un atto dirompente. Le domande poste dal libro risuonano ancora adesso: quanto è vera l’autobiografia? Come si può essere privati e pubblici allo stesso tempo? Dov’è il confine tra genuinità e performance?
Diario in questo è uno spaccato di storia del fumetto, ma anche uno spaccato storico di vita gay nella provincia: un lettore giovane rimarrà sicuramente colpito da come le cose siano completamente diverse e allo stesso tempo profondamente uguali. Ma è lo stile è quello che rende Diario ancora attuale: le scelte formali (uso del segno, impostazione della tavola, metafore visive) di Neaud sono ancora freschissime e un esempio magistrale del dialogo prolifico tra una forma prettamente letteraria (il diario appunto) e la narrazione visiva.
Enigma
di Peter Milligan e Duncan Fegredo, Panini Comics
Enigma è uno dei fumetti più emblematici dall’etichetta Vertigo della DC Comics: segno potente pieno di neri che vira al grottesco, supereroi che diventano surreali e simbolisti(mostrandoci che forse lo sono sempre stati), immagini taglienti e provocatorie che dischiudono temi universali. Una storia sfacciatamente postmoderna, in cui lettori, autori e personaggi si trovano a interagire tra loro, disintegrando e ricreando i loro rapporti.
Engima è uscito nel 1993 e ha avuto un impatto non da poco all’epoca, rimanendo una lettura intensa e intrigante anche oggi. Anche se certe domande poste da Enigma, ad esempio gay si nasce o si diventa?, sono state superate rimangono comunque metafore di altre questioni d’identità, ribaltando il più consueto approccio in cui sono domande sull’identità la chiave per indagare la sessualità. Voglio anche segnalare Enigma perché gli autori sono etero e dimostrano che non è necessario essere di una certa “categoria” per poterne parlare, basta l’empatia e l’umanità.
Poco raccomandabile
di Chloé Cruchaudet, Coconino Press
Paul veste i panni di Suzanne per sfuggire alle trincee e finisce per venir assorbito da questa nuova identità e dal mondo che questa dischiude. Poco raccomandabile è innanzitutto un eccellente fumetto storico che, partendo da storie vere e saggi, trova un bilancio tra vicende individuali e ricostruzione d’epoca. Ed è proprio questa natura storica che rende davvero interessante l’indagine sul genere il quale viene trattato con la mentalità dell’epoca, senza forzare una modernizzazione. Una storia tragica in cui tutti sono vittime ma con un ammirevole parsimonia di patetismo, nessuna riduzione della complessità e molte domande senza risposta.
Il tramutarsi di Paul in Suzanne non segue la visione contemporanea dell’identità transgender e delle questioni di genere, e viene raccontato non distogliendo lo sguardo da aspetti non sanificati. Sospetto che proprio questa “sgradevolezza” abbia fatto cadere nel dimenticatoio quest’opera dopo solo dieci anni dalla sua celebrata uscita, ma forse proprio per questo è arrivato il momento di raccomandare di nuovo questo libro.
Massimiliano De Giovanni
(Fumettista e saggista)
Figlio di un preservativo bucato
di Howard Cruse, Magic Press
Toland Polk fa del suo meglio per mantenere un basso profilo. Certo, tra politici segregazionisti, poliziotti corrotti e membri violenti del Klan è consapevole dell’ingiustizia razziale che lo circonda, ma si sente impotente nel fare la differenza. Perché nell’ipotetica Clayfield, in Alabama, far valere i propri diritti può essere pericoloso, persino mortale. L’omosessualità di Toland è uno sguardo sull’omofobia (interiorizzata e sistematica) nell’era dei diritti civili e mostra quanto fossero intrecciate la comunità queer e quella nera negli anni Sessanta in America, tra paure, pregiudizi e odio. I personaggi di Howard Cruse sorprendono e talvolta deludono, come è giusto che sia, perché hanno interazioni vere e vive, così rare in un graphic novel. Affrontano questioni spinose come l’omofobia, il razzismo, il sessismo e le sfide quotidiane del comunicare e del connettersi con altre persone. A trent’anni dall’uscita del graphic novel, Toland fatica ancora a fare coming out e mette in discussione la dicotomia tra totalmente etero e totalmente gay. Niente di più attuale.
In Italia sono tutti maschi
di Luca De Santis e Sara Colaone, Oblomov Edizioni
Ci sono storie che meritano di essere conosciute, divulgate, ricordate, perché senza memoria storica una comunità rischia di perdere il significato e il senso profondo della propria identità. Si è scritto e detto troppo poco sui gay mandati al confino, bollati come “nemici della Patria” perché al tempo del fascismo l’omosessualità era priva di una legittimità e di una sua ragion d’essere.
Ben pochi ex-confinati omosessuali accettarono in seguito di parlare della repressione subita, degli scandali, dei processi, della vergogna, del dolore di essere stati imprigionati non per un crimine, ma per il semplice fatto di esistere. Dobbiamo parlare noi per loro. Luca de Santis e Sara Colaone l’hanno fatto in maniera impeccabile, riportando alla memoria un pezzo di storia pubblica e civile per troppo tempo sommersa dall’oblio mediatico. Il Ninella che si svela nelle pagine del loro graphic novel racchiude in sé la storia di tutti i “femminielli“, “arrusi“, “buchi“ e del loro mancato riscatto.
Scirocco
di Giulio Macaione, Bao Publishing
Raccontando di tre generazioni, tutte segnate dall’incertezza e dal senso di colpa, Giulio Macaione ci accompagna in un romanzo fortemente psicologico, intimo, introspettivo, sul dovere morale della felicità. Tre età a confronto, quella di Mia, con un futuro radioso davanti a sé che fatica a cogliere; quella di Gianni, padre single che non si concede di lasciarsi amare; quella di Elsa, la nonna, costretta dalla malattia a fare i conti col proprio passato. Tre individualità che trovano finalmente il riscatto necessario dalla famiglia e nella famiglia. La felicità è una condizione complicata da definire, difficile da raggiungere, impossibile da mantenere, a volte persino rischiosa da dichiarare. Ci convinciamo così che la nostra felicità non abbia il diritto di esistere se non dopo quella altrui. Succede, soprattutto in famiglia. Ci si sacrifica per gli altri perdendo di vista la propria serenità, alimentando un sottile senso di colpa. Quando Mia, Gianni ed Elsa sono a un passo dal distruggere tutto ciò che cambierebbe la loro vita in meglio, si trovano però di fronte a una scelta: per non perdere il proprio baricentro dovranno imparare ad amare senza rinunciare a sé stessi.
Matteo Cinti
(Redattore DF)
Gender Queer – Un memoir
di Maia Kobabe, Becco Giallo
Quando questo graphic novel è uscito negli Stati Uniti ha infastidito così tanto l’ala conservatrice da essere vietato in tutte le scuole americane. L’autobiografia di Maia Kobabe è effettivamente una bomba atomica: è uno dei pochissimi fumetti che affronta in modo esaustivo il percorso di accettazione di una persona non binaria, dalle prime avvisaglie pre-adolescenziali, passando per le criticità in età scolastica fino alla presa di coscienza, in età adulta, dell’esistenza di un terzo genere. Maia spiega, mettendosi a nudo e sviscerando tutta la sua anima, cosa si prova nel sentirsi inadeguati negli abiti e nelle usanze femminili, cosa significa trovarsi a metà strada in una cultura che ci vuole sempre classificati in opposizione l’uno all’altra. Tra i graphic novel a tematica queer più essenziali, che nelle scuole dovrebbe certamente tornarci e restarci.
Oltre le onde
di Yuhki Kamatani, Jpop
Tra i manga che affrontano argomenti queer, è impossibile non citare Oltre le onde. Tasuku è un adolescente che decide di suicidarsi dopo le continue vessazioni dei compagni di classe, dei bulli che hanno scoperto che è gay. Proprio un attimo prima che accada l’irreparabile, Tasuku incontra la signora Qualcuno, una persona misteriosa, circondata da un’aura magica che lo dissuade e lo conduce in un luogo che il ragazzo non aveva mai visto: un salotto pieno di persone come lui, gay, lesbiche, persone non binarie… Oltre le onde in 4 volumi dimostra quanto male fa il bullismo, quanto i pregiudizi siano interiorizzati ma soprattutto quanto è importante riconoscersi nell’altro per accettarsi. Un manga intenso finemente disegnato che non può mancare in una biblioteca queer.
My son is probably gay
di Okura, Edizioni Star Comics
Immaginate di scoprire involontariamente che una persona a voi cara è gay. Lui non si sente pronto a condividere con voi la sua sessualità, ciononostante colleziona una serie di comportamenti inequivocabili, come commentare dei bei ragazzi in tv, o emozionarsi per un pomeriggio passato con un compagno di classe. Cosa fare? Chiedergli conferma o lasciare che rimanga il dubbio? Tomoko, la mamma di Hiroki, decide di lasciare che sia suo figlio a trovare il momento giusto per uscire allo scoperto. Nel frattempo lo osserva, cerca di comprenderne i comportamenti e riflette su come le altre persone percepiscono l’omosessualità. Okura confeziona una raccolta di brevi episodi, quasi tutti leggeri e comici, che fotografano la quotidianità di un adolescente gay, regalando una storia tanto divertente quanto toccante.
Mattia Surroz
(Fumettista)
Anestesia
di Fumettibrutti, Feltrinelli Comics
Il terzo capitolo della trilogia autobiografica dell’autrice mi è sembrato, sin dalla prima lettura, il più maturo e complesso. Il racconto delle degenze ospedaliere, e gli avvenimenti che li precedono o che li seguono, verte in un’unica direzione: Josephine riesce a spiegare benissimo come la sua trasformazione non sia altro che una serie di passi per diventare quel che è sempre stata.
Non manca una denuncia squillante del mondo ancora ostile, come neppure un certo senso dell’umorismo. La sua voce, a tratti brutale come quella degli esordi, prende nuove sfumature quasi liriche, fino a far diventare leggerissimo anche un elefante.
Palle di Toro
di Ralf König, Kappa Edizioni
In questa storia, più che altre, l’autore tedesco gioca, come spesso succede, con stereotipi legati al desiderio, alla fantasia tipici dell’immaginario gay. Lo fa con Conrad e Paul, coppia collaudata giá apparsa altrove. Lo fa prendensosi tutte le libertá del caso, in equilibrio sul filo dell’ironia, tanto da creare, più che degli sterotipi, dei veri e propri archetipi. Tra momenti spassosi e picchi di profonditá , riesce a descrivere una realtá lontanissima da quella che vorrebbe imporre regole etero normative alle coppie che non lo sono. Una realtá in cui non è diffcile riconocersi, e da cui magari prendere anche spunto.
La casa delle magnolie
di Flavia Biondi, Bao Publishing
L’ultimo fumetto di Flavia conferma non solo un talento cristallino, ma supera per tecnica (anche dal punto di vista del disegno) tutta la sua produzione precedente. Brilla per regia, ritmo, e una capacità rara di far recitare i personaggi. La casa delle magnolie, tra i molti indubbi pregi, ne ha uno speciale. Racconta senza alcuna fretta l’avvicinamento di due persone, centellinando attimi, costruendo situazioni, misurando tutte le cause e gli effetti, scegliendo le parole con cura, con un’efficacia che trovo raramente. Aggiungendo il colore, la narrazione guadagna una forza nuova. Le due protagoniste si scoprono e si conoscono a braccetto con il lettore, i loro spigoli, le loro crepe, sono tutti così a fuoco da far credere che tutto il bello, una volta chiuso l’albo, debba ancora venire. Le storie finiscono quando chi le narra decide di aver detto abbastanza, ma i libri capaci di farti fantasticare di molte altre pagine dopo l’ultima, sono decisamente libri ben riusciti.
Maurizio Vannicola
(Redattore DF)
Riflesso perfetto
di Mattia Surroz, Sergio Bonelli Editore
Edito da Sergio Bonelli Editore e scritto da Mattia Surroz, Riflesso Perfetto esplora la malinconia dei rimpianti e delle occasioni perdute. La storia segue Enea, un anziano in una casa di riposo, che riflette su un amore segreto mai pienamente vissuto. L’arrivo di Giacomo, un nuovo ospite con Alzheimer, sorprende Enea, poiché riconosce in lui il suo amore perduto. Questo incontro dà vita a una storia di rimpianti e seconde opportunità. Surroz evita i cliché e combina momenti di ironia e tenerezza, offrendo una prospettiva profonda sulla vita e le relazioni umane.
Le semplici cose
di Massimiliano De Giovanni, Andrea Accardi, Feltrinelli Comics
Enrico e Matteo, una coppia stabile e unita civilmente, desiderano diventare genitori. Massimiliano De Giovanni e Andrea Accardi tornano con un nuovo volume edito da Feltrinelli Comics, che esplora la loro storia di amore e sfide. Nonostante l’accettazione sociale dell’omosessualità sia migliorata, il racconto solleva domande su quanto la società sia davvero pronta a supportare la genitorialità omosessuale attraverso la gestazione per altri (GPA). De Giovanni tratta questi temi con sensibilità ed eleganza, offrendo una narrazione introspettiva e toccante, arricchita dai disegni espressivi e versatili di Accardi.
Il marito di mio fratello
di Gengoroh Tagame, Planet Manga
Yaichi, un padre single di Tokyo, si ritrova a dover gestire la convivenza con il cognato Mike, giunto dal Canada dopo la morte del fratello Ryoji. Il defunto non aveva mai rivelato a Yaichi la sua omosessualità, lasciandolo alle prese con dubbi e pregiudizi. La presenza di Mike e l’ingenuità della figlia Kana aiuteranno Yaichi a rivedere le sue idee e ad acquisire una maggiore comprensione del mondo LGBTQIA+. Il romanzo di Gengoroh Tagame non è un dramma, ma una storia semplice e didattica che, attraverso i suoi protagonisti, fornisce informazioni sul mondo queer e abbatte alcuni luoghi comuni.