Diario di una cagna – Amore, corpo, godimento da Tran & La Padula

Dal grande talento della disegnatrice Grazia La Padula e da Céline Tran, scrittrice, blogger e attrice, nasce Diario di una cagna: un’opera accattivante, sapientemente irriverente – già a partire dal titolo – e tanto densa quanto leggera.

La protagonista Elise ha 52 anni: giornalista per una rivista tutta al femminile, scrive di donne, rivolgendosi alle donne. Un giorno, per puro caso, scopre che il tenero marito la tradisce. Di colpo, la sua vita ordinata e ordinaria, si scompagina. Sconvolta, decide di mantenere per sé questo segreto e di scoprire quale aspetto, forma e voluttà si cela dietro la misteriosa ombra dell’amante del suo amato uomo. Ma in questa affannosa rincorsa riuscirà soprattutto e sorprendentemente a trovare sé stessa.

«Ormai ho una guerra nelle viscere»: si apre con queste parole la battaglia di Elise. La sua mente è ossessionata da troppe domande e, cosa inevitabile, si sente già sconfitta, già vinta. Chi è davvero quell’uomo con cui condivide i suoi giorni, l’intimità della sua casa, il suo letto? Cosa cerca, oltre lei? Cosa desidera? O meglio, l’ha mai desiderata?

Elise non sopporta di vedere la realtà del tradimento perché sa bene che questo significherebbe perdere tutto il suo rassicurante mondo, così finisce per incolpare sé stessa. Forse è perché è meno giovane, meno magra, meno attraente, meno zoccola di quella donna ideale che a poco a poco inizia a fantasmatizzare nei suoi pensieri, che si insinua nelle sue faccende quotidiane e nei suoi sogni, di notte. Forse è perché l’altra donna non ha il grembo segnato da cicatrici indelebili, cicatrici che parlano di quella figlia avuta e cresciuta insieme a suo marito, ma che marcano per sempre il suo corpo di donna, cancellandone un po’ l’essenza, perché fanno solo segno del nuovo ruolo di madre.

Cosa rende una madre esemplare? Una sposa degna? E cosa resta, ora, di Elise?

Il suo riflesso, allo specchio, restituisce solo un’immagine sbiadita, fragile e dai contorni ormai confusi. Si guarda e non si vede, eppure Elise brucia per il dolore. E tutto questo la fa sentire reale. Siamo al punto in cui per lei si apre un percorso inedito, che va dalla rabbia alla riconquista di sé. Il suo sguardo si fissa sul suo corpo e il suo pensiero riesce ad approdare a una nuova consapevolezza.

È il pensiero vivo e fecondo di una donna che finalmente si chiede che tipo di donna vuole essere. Voler essere, quindi, oltre l’immagine che è stata in passato e che già conosce, senza oltrepassarla o rinnegarla, solo amandosi un po’ di più. Gioca finalmente con i sensi e con la sua sensualità, Elise, senza reprimere più i suoi desideri, senza badare a quegli stereotipi che la società domanda o impone alle donne, senza vergogna, ma nemmeno con ostentazione, semplicemente accarezzando la sua nuova idea di femminilità, lasciandola fluire libera. La sua metamorfosi comincia così, a poco a poco, fino al giorno in cui si troverà finalmente faccia a faccia con la sua rivale.

E se tutto questo si rivelasse, infine, un bene?

Diario di una cagna è una piacevolissima lettura tutta al femminile, una dedica a tutte le donne che, proprio come la protagonista Elise, si sono sentite, almeno una volta nella loro vita, un po’ smarrite di fronte a questioni immense come l’amore, la sessualità e il godimento del proprio corpo, sempre in equilibrio fra il dover essere e voler essere rispetto all’educazione e all’ideologia culturale dominante. Ma è anche e soprattutto una lettura per gli uomini e per tutti coloro che sono curiosi di indagare la meravigliosa complessità del mondo di ogni donna, dei suoi segreti.

Alessandra Ciccioli

Grazia La Padula, Céline Tran
Diario di una cagna
Oblomov, 2023
136 pagg., colore, brossura, €22.00
ISBN: 978-88-31459-91-4