Caterina da Siena: una santa tra le nuvole
Nina Benincasa, più nota come Caterina da Siena, santa patrona d’Italia. Il suo amore per una persona fisica che però gli altri non vedono. Una storia tra realtà storica e dettaglio psicologico. Una persona folle, ma lucidissima e coerente.
Caterina detta Nina Benincasa, conosciuta come Caterina da Siena, mistica ma anche donna di grande spessore politico. Testarda, ribelle, concreta, in una parola, innamorata. Accusata di blasfemia, carismatica e trascinatrice è una figura controversa anche se notissima, sia per i suoi stessi scritti, che per la Legenda maior scritta dallo stesso Raimondo che è voce narrante del volume, o anche solo per il suo stato di Patrona d’Italia e d’Europa.
Andrea Meucci, già sceneggiatore per Kleiner Flug del volume dedicato a Renato Serra, e Giorgio Carta alle matite, per questo tredicesimo numero dei Prodigi tra le nuvole, raccontano in modo diretto e coinvolgente la storia di una delle religiose più famose della cristianità, in collaborazione con l’Opera per Santa Maria Novella e in non casuale coincidenza con l’ottavo centenario della nascita dell’Ordine Domenicano.
E lo fanno mantenendo a pieno tutta la spiritualità della figura, infatti l’esperienza mistica si fa quanto mai fisica e concreta, nel corpo della giovane, ma anche nella vividezza dei suoi sogni.
Ed è in questi “sogni”, cominciati in tenerissima età, durante una passeggiata per Fontebranda con il fratello Stefano, la grandezza dell’esperienza mistica di Caterina, che vive una storia d’amore finanche fisica con Gesù.
La storia viene raccontata in modo molto preciso, facendo riferimento alle fonti note sia biografiche che agiografiche.
Tutto sembra così vivido, realistico, se non fosse per gli occhi di Caterina, sempre così grandi e spalancati, che oscillano fra l’inquietudine di una realtà costellata di dolore fisico e visioni ultraterrene, e la corrispondenza con un’anima grande e forte.
Infatti, qui è vero come non mai che gli occhi siano lo specchio dell’anima. Grandi, limpidi e con lo sguardo fisso sullo sposo, ma che bucano la pagina, guardando anche il lettore, dalla copertina alla pagina finale.
Gli stessi occhi che tradiscono il Malatasca nei suoi tentativi di irretire e sviare.
Il lavoro è agiograficamente corretto, riporta tutti i fatti salienti della vita: dall’infanzia, alle lotte con la madre, ai carismi, al processo in Santa Maria Novella. Anche se la sua vita fisica fa da sfondo, mescolata al racconto di Raimondo da Capua (a cui si rifà l’intero racconto della vita della santa, essendone discepolo e biografo) e alla dissezione del suo corpo per fare della sua testa una reliquia. In primo piano è il percorso interiore e la relazione con Gesù, che cresce con lei, e riempie il fumetto di una cosa che per il resto manca completamente: l’amore. Amore che non viene altrimenti percepito né nelle relazioni familiari, né in altri aspetti della storia.
Come si trova scritto in quarta di copertina: «la sua è una grande storia d’amore. E come tante storie d’amore, è anche una storia di morte». Ma questa morte, che in effetti permea tutta la storia di Caterina, dalla perdita della sorella gemella nel giorno stesso della sua nascita, e per tutto il suo lento consumarsi, sia per le sofferenze che si autoinfligge, che per le malattie che la affliggono, viene sconfitta.
Caterina vince sul Malatasca perché più forte di ogni altra cosa è l’abbraccio con il suo sposo.
E così, dopo la precocissima vocazione, le privazioni, le tentazioni, le estasi, le malelingue, i processi, le malattie, la visione iniziata sotto la neve, dopo la visita alla sorella Bonaventura, e diventata via via più concreta fino alle stimmate, finalmente si materializza in quell’abbraccio.
E l’amore non è più solo dolore, sofferenze, umiliazioni subite persino dai malati che tentava di curare, come la donna piena di piaghe dell’Ospedale di Santa Maria della Scala.
Non è più solo fame e lacrime.
Ma è la condivisione della storia di un ragazzo che aveva trentatré anni e pochissima voglia di morire.
Così è anche per lei, trentatré anni e pochissima voglia di morire. E nell’abbraccio finale di due figure anche biograficamente simili l’amore sconfigge finalmente la morte.
Non so se fosse nelle intenzioni degli autori, ma l’ho trovato un’opera veramente ricca di spiritualità, in cui la fisicità di certe scene, anche il bacio sulla bocca tra Caterina e Gesù nel loro sposalizio mistico, non turba in nessun modo, anche per me che ho un punto di vista, diciamo così, tradizionale.
Un fumetto che avvicina alla figura umana della santa. Che non sorride sardonicamente delle visioni, ma le racconta, le contestualizza, e dà loro un senso. Ma che non allontana dalla sua santità, anzi, come detto, ruota attorno al suo rapporto con lo Sposo, senza mai diventare irridente, anzi, con una delicatezza e una simpatia che avvicinano il lettore anche a questo aspetto.
C’è una pagina finale in cui vengono riassunti i fatti storici che riguardano Caterina, donna e religiosa, che non spezza affatto la tensione in qualche modo ultraterrena, perché mostra dei fatti che si integrano alla perfezione con quanto viene illustrato nel resto del fumetto.
Il segno di Giorgio Carta, con un tratto realistico quanto basta, con l’espediente degli occhi enormi e spiritati, i colori pastello, che attenuano in qualche modo anche la durezza del Medioevo nella casa di un tintore senese, sono il naturale complemento alla storia.
Un modo efficace di presentare una figura grande della storia della Chiesa, ma anche della storia italiana e dell’umanità, che apre alla curiosità del lettore i molteplici aspetti di una donna malata, che è vissuta solo trentatré anni, ma ha lasciato una impronta profonda.
E spinge a conoscerla meglio, ad approfondire, anche per chi vi si accosta solo con curiosità terrena.
La lettura e la grafica sono piacevoli, il contenuto stimolante e mai banale. Penso che tutti possano imparare qualcosa, o trovarci stimoli per approfondire e ricercare ulteriormente, dal punto di vista umano, storico, o anche agiografico e mistico.
Andrea Meucci, Giorgio Carta
Caterina da Siena
Edizioni Kleiner Flug
Collana: Prodigi fra le nuvole
64 pag., brossurato, colori
Formato 21×28,5 cm
prezzo: 13,00 €