Settimana Canicola Bambini 3 – Caterina e i Capellosi: una fiaba scanzonata e dirompente
Settimana Canicola Bambini, volume 10: Caterina è la capa della banda dei Capellosi e con loro è pronta ad affrontare mille avventure nel nuovo, divertentissimo fumetto di Alessandro Tota Caterina e i capellosi.
Dimensione Fumetto in collaborazione con Canicola presenta la terza Settimana Canicola Bambini: un vasto approfondimento sugli ideatori, gli autori e le opere della collana intitolata a Dino Buzzati che l’editore bolognese dedica ai suoi giovani lettori. Gli articoli delle precedenti Settimane Canicola Bambini sono disponibili nei menu di navigazione in fondo alla pagina o cliccando qui.
In questo quarto articolo: recensione del decimo volume della serie, il divertente Caterina e i Capellosi.
Caterina e i Capellosi è un fumetto di Alessandro Tota, edito da Canicola all’interno della collana Dino Buzzati e del progetto Canicola Bambini (di cui avevamo parlato anche in passato).
Caterina è una bambina che vive da sola in una bella casa in cima alla collina. Sua mamma e suo papà non ci sono mai, sua madre è un’esploratrice e suo padre costruisce mongolfiere. La tiene d’occhio suo zio, un dentista che abita poco lontano in una casa a forma di molare.
I Capellosi invece sono una temibile gang di duri, formata da due bambini. Caterina affronterà due difficilissime prove e non solo entrerà a far parte della gang, ma diventerà nel giro di pochissimo tempo il loro capo. Insieme, Caterina e i Capellosi ne passeranno delle belle: costruiranno un covo, cioè una casa sull’albero, inventeranno una fionda capace di lanciare bambini lontanissimo, attraverseranno intrepidi la foresta dell’Uomo-puzza e violeranno il segreto del palazzo di Mr. Ricco.
Insomma, come avrete potuto immaginare con Caterina e i Capellosi non ci si annoia mai e le avventure sono sempre dietro l’angolo. Un po’ Pippi Calzelunghe, un po’ Mafalda, Caterina è una bambina indipendente che non ha paura di dire e fare quello che pensa. Anche se, a volte, quello che pensa la mette in brutti guai. Caterina però non è una che si arrenda facilmente, anzi, è una che nelle cose ci va a fondo e la sua naturale attitudine da problem solver riesce a farle recuperare anche le situazioni più disparate.
I due Capellosi, di cui Tota non ci dice i nomi, rinunciano sin da subito a tenere testa a questa bambina tutto pepe e capelli, forse perché la più capellosa di tutti è decisamente lei, e per questo naturalmente destinata a guidare la banda. Tota ci mette di fronte a un fatto: per quanto i bambini maschi possano atteggiarsi da duri, le bambine lo sono sempre di più. Caterina è l’emblema dello spirito libero, figlia dell’autodeterminazione e del desiderio d’avventura. Proprio di questo è pregno l’intero fumetto, in un’atmosfera scanzonata e irriverente, giocosa e mai banale che Tota orchestra magistralmente. Come se il nume tutelare di Astrid Lindgren guidasse la matita felice dell’autore verso una surrealtà piena di trovate originali e situazioni rocambolesche.
Il sapore è dunque quello del grande classico, della fiaba e di una certa letteratura per l’infanzia che non si poneva troppi limiti pedagogici, anzi, se ne fregava, in favore di un racconto sbilanciato verso l’avventura e la fantasia. Che poi un personaggio come Caterina sia capace di incarnare naturalmente l’emancipazione dall’archetipo patriarcale della bambina, è tutto un altro paio di maniche. I capelli biondi ci sono, anche lunghi per giunta, ma Caterina non è affatto una brava bambina che gioca con le bambole. Sì, le piacciono i fiori, ma è anche capace di arrampicarsi in un battibaleno su di un albero o di progettare un covo fantastico, pieno di tutte le comodità.
Cosa differenzia Caterina dalle tante eroine che popolano i fumetti, per bambini e no, di oggi? Semplicemente il gusto di Alessandro Tota, che raggiunge in questo libro un equilibrio perfetto: scanzonato e irriverente, allegro e leggero, divertente e profondo, alto e basso. Il talento indiscutibile di Tota, che lo ha portato a essere uno degli autori italiani più premiati e riconosciuti anche all’estero, lo si respira pagina dopo pagina. Uno dei pochi fumettisti italiani che riescono a essere sempre convincente, sia nei registri comici che in quelli seri, sia in quelli più popolari che in quelli più di nicchia, nei lavori dedicati agli adulti e in quelli dedicati ai più piccoli.
Anche lo stile è classico e, pur mantenendo i tratti distintivi del fumettista barese, si contamina con il fumetto francese degli anni cinquanta, Peyo, Quino e Mordillo.
Caterina – Le Gang des chevelus era una serie di fumetti per i più piccoli uscita in Francia nel 2014 edita dall’editore Dargaud, Canicola finalmente lo ripropone anche in Italia in un bel volume cartonato tutto da gustare.
Alessandro Tota
Caterina e i Capellosi
Canicola, collana Dino Buzzati, 2022
56 pagg., colore, cartonato, 17×24 cm, €16.00
ISBN: 978-88-99524-61-6
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