Buon compleanno Naoko Takeuchi!
Oggi 15 Marzo facciamo gli auguri a Naoko Takeuchi, la “mamma” di Sailor Moon. In questo post ripercorriamo i momenti salienti della sua fortunata carriera. Una autobiografia non autorizzata per parlare della regina degli shojo!
Il 15 marzo 1967 a Kofu, in Giappone, nasce l’autrice che ha rivoluzionato il mondo dello shoujo manga: NAOKO TAKEUCHI!

Da ragazzina liceale comincia a disegnare e inventare storie a fumetti, ma è solo nel 1991 che debutta ufficialmente con Kodansha con Codename Sailor V e poi nel 1992 con Bishōjo senshi Serā Mūn (“La bella guerriera Sailor Moon”). Visto il successo del manga, un team di esperti di marketing capitanato da Yoshio Irie si riunisce, rapisce Naoko e le dice “We bèla, il tuo fumetto ci piasce, qua vogliamo fare i big money!”. Naoko non se lo fa dire due volte, in un anno partoriscono quello che sarà l’anime di Sailor Moon, e tutto il battage di marketing, fatto di poster, puzzle, agendine che fanno andare fuori di testa il mondo orientale e quello occidentale.
Un mix azzeccatissimo tra i power rangers, le maghette anni 80 e cavalieri dello zodiaco. Naoko Takeuchi shakera tutto, aggiunge delle coscialunga in gonnella, la voglia di salvare il mondo e genera un fenomeno di costume globale, che a distanza di venti anni non accenna a diminuire.
Se fino ad allora le maghette aspiravano al massimo a diventare delle Idol (l’incantevole Creamy) o delle prestigiatrici (magica Emi), Sailor Moon ha obbiettivi più alti e salva il mondo per 5 volte (5 volte e senza morire, e senza sfere del Drago…Goku mi senti?). La sua forza deriva dalle sue amiche combattenti, che non esitano a supportarla e sacrificarsi per salvarla e permetterle di salvare il mondo.
Naoko Takeuchi dice “Basta” ai mostri orribili e crea degli antagonisti super sexy (guardate alcune puntate della terza serie, e vi domanderete come avete fatto a guardare certe scene con occhi innocenti). Gli antagonisti sono agghindati come stripper e sempre in pose scosciate e super sexy, cattivi sì ma con stile (e ormonella a palla).

Naoko è super amica con le altre mangaka come Yu Watase e Wataru Yoshizumi, nei loro angoli free talk parlano di Naoko e della sua potente Porsche, con cui sfreccia per le vie di Tokyo.

Mentre Naoko macina soldi e successo, in Italia Sailor Moon va nella bufera: secondo gli psicologi travierebbe le giovani menti indirizzandoli verso la più sfrenata GAYEZZA!! Si creano due correnti di pensiero: una secondo cui Sailor Moon inciterebbe all’omosessualità, un’altra secondo cui Sailor Moon plasmerebbe l’autosessualità.

Naoko se ne frega di queste discussioni (tanto a lei arriva cash a morire con la vendita dei gadget) e per aumentare il capitale si fidanza e si sposa con Yoshiro Togashi, il padre di Yu Yu Hakusho. Togashi non appena firma le carte del matrimonio comincia a disegnare una tavola l’anno. Togashi spiega: “Da quando mi sono sposato ho un reumatismo alla mano perché conto troppi soldi e sono stressato perché non trovo il modo di spenderli”.

La quinta stagione di Sailor Moon però crea una rottura. Naoko si infastidisce per l’adattamento televisivo che snatura troppo le guerriere Sailor Starlight. Naoko dice che “il pallone è mio e scelgo io chi ci gioca”. Ritira quindi i diritti della serie e se li vede in casa sua, lasciando il mondo e la nuova generazione di ragazzine senza la loro paladina della giustizia.

Visto il campo libero molte autrici seguono il Sailor filone, creando nuove eroine con i poteri magici che combattono per la libertà e la pace. Alcune le ricordiamo: Doremì in Giappone, in Italia le Winx e le W.I.T.C.H. che pur seguendo le orme di Sailor Moon non arriveranno mai a creare lo stesso Hype. Unico caso di maghette degno di nota nel panorama post-sailor è “Rayearth” della Clamp.
Dopo la nascita di due figli, Naoko capisce che bisogna mantenere la famiglia e decide che per il ventennale si può ricominciare a trasmettere Sailor Moon e a farci i soldi sopra, cominciando una nuova campagna di merchandising a livello globale da far impallidire Goku.

Naoko Takeuchi in quanto a culo batte Vivian di Pretty Woman e “quella gran culona di Cenerentola”. Con un solo manga di 12 volumetti ha battuto ogni record, sia di longevità sia di affetto da parte del pubblico, che continua a idolatrare la biondina con i codini e le sue compagne.
Oggi festeggiamo quindi una donna che ha cambiato l’animazione e il modo di intendere le eroine da shojo manga, una donna che ci ha fatto sognare e gridare “POTERE DEL CRISTALLO DI LUNA VIENI A ME!” E una donna che mi ha portato al fallimento economico. Se non avessi acquistato tutti i suoi gadget ora sarei incredibilmente più ricca.
Auguri Naoko! Lunga vita alla regina degli Shojo!