Bologna Children’s Book Fair 2022 – Dieci riflessioni sull’edizione appena conclusasi

Impressioni a caldo sulla Bologna Children’s Book Fair 2022

Si è appena conclusa l’edizione 2022 della Bologna Children’s Book Fair, la fiera dedicata ai libri per i più piccoli che da 58 anni è un evento internazionale di riferimento per l’editoria dell’infanzia, rappresentando uno degli avvenimenti più importanti del settore a livello mondiale.

Quest’anno ho fatto un salto a Bologna e ho dato un’occhiata alla fiera nella giornata di mercoledì 23 marzo. Otto ore vissute pericolosamente fra libri, panini indigesti, parcheggi esosi, editori, illustratori, mostre e conferenze.

Ecco dieci considerazioni a caldo sulla Bologna Children’s Book Fair 2022.

  1. Dopo due anni di assenza a causa del COVID-19, finalmente la Bologna Children’s Book Fair è tornata e il programma era corposo e accattivante. L’affluenza però non è stata altrettanto sostanziosa: la facilità con cui si poteva girare fra gli stand senza inciampare in zainetti e cartelle piene di tavole, com’era negli anni before corona, è stato un segnale piuttosto evidente del calo di pubblico. Sicuramente l’aria, anche con la mascherina, era più respirabile, ma il caos delle passate edizioni un po’ mi è mancato.
  2. L’attenzione che quest’anno la fiera ha dedicato al fumetto è stata sorprendente. Editori, dibattiti e un bellissimo Comics Corner, in cui alcune delle migliori case editrici italiane e non (fra le altre BAO Publishing, BeccoGiallo, Canicola, Il Castoro, Coconino, Sinnos, Tunué…), hanno potuto mostrare i loro titoli migliori. Sembra proprio che il fumetto (parliamo per lo più di graphic novel dedicate a un pubblico middle grade) abbia finalmente acquisito pari dignità agli occhi dei lettori e che la Fiera se ne sia accorta, istituendo anche premi ad hoc.
  3. Di fumetti si è parlato molto e i due talk a cui ho assistito sono riusciti a catturare la mia attenzione e a tirare fuori riflessioni interessanti. Si tratta di Vent’anni di fumetto per ragazzi in Italia e I mestieri del fumetto. In entrambi i casi non si è potuto non parlare della nouvelle vague del fumetto e di alcune storie di successo (Smile di Raina Telgemeier su tutte) che sono riuscite negli ultimi dieci anni a far cambiare decisamente rotta a un media troppo spesso considerato minore e non di rilevo nella letteratura per ragazzi. Se il mercato però ha segnato una netta impennata di vendite e gli editori hanno ormai deciso di puntare sul fumetto o su generi ibridi di “fumetto illustrato”, rimane però da convincere librai, biblioteche, scuole e operatori culturali della forza del fumetto come mezzo ideale per la fascia di lettori pre-adolescente.
  4. Ottima la scelta degli illustratori che sono stati selezionati quest’anno per la mostra. Arrivavano letteralmente da tutto il mondo: Cina, Colombia, Francia, Giappone, Regno Unito, Russia, Spagna, Taiwan… ed erano tutti di livello altissimo. Le mie preferite, se ne dovessi scegliere tre, sono state senza dubbio Charlotte Lemaire, Rosalie Smith e Tilda Rose. Fra gli illustratori italiani spicca Noemi Vola, ma su di lei ci tornerò più avanti.
  5. A Sarah Mazzetti, avendo vinto il concorso nel 2019 (ultima edizione pre-pandemia), era dedicata una mostra personale con opere tratte dal suo libro Lucilla, edito da SM. Un talento inconfondibile che ha messo in mostra tutta la sua freschezza e originalità, che scardina drasticamente gli stilemi classici dell’illustrazione per l’infanzia.
  6. Tanti i premi del Bologna Ragazzi Award che ogni anno premia i libri illustrati più belli e innovativi a livello internazionale, e da quest’anno anche i fumetti. Vi segnalo quelli dedicati appunto ai fumetti: Teatro di natura di Michelangelo Setola, edito da Canicola, che ha vinto nella categoria Middle Grade e Polly di Fabrice Melquiot e Isabelle Pralong, edito da Editions La Joie de lire (Svizzera) che ha vinto nella categoria Young Adult. Menzione speciale a Le grand vide di Lea Murawiec, Editions 2024 (Francia).
  7. Le mostre disseminate per il centro di Bologna sono sempre tante e variopinte. Vi segnalo la personale Kitty Crowther. L’ora magica dedicata all’illustratrice belga, organizzata da Hamelin e visitabile fino al 29 aprile in Via Zamboni 15. Stupende anche le tavole tratte dal libro La zuppa di Lepròn, edito da Topipittori, di Marichiara Di Giorgio in mostra presso Zoo, Strada Maggiore 50/A, visitabile fino al 4 aprile.
  8. Il libro che mi è piaciuto di più? L’ho trovato allo stand Corraini e si tratta di Sulla vita sfortunata dei vermi di Noemi Vola, edito appunto dalla mantovana Corraini. Un librone rosa pieno di vermi che ti fa sorridere in maniera intelligente, bizzarro e strampalato, menzione speciale Cross Media BRAW 2022.
  9. Il Paese ospite d’onore quest’anno è stato Sharja (uno dei sette emirati degli Emirati Arabi Uniti), a cui era dedicata la mostra all’ingresso della fiera. Onestamente niente di imperdibile.
  10. Altro libro che mi ha colpito Il viaggio di Peter Van den Ende, edito da Terre di Mezzo, vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022 Miglior libro senza parole. Il viaggio iperbolico e magico di una barchetta di carta per il mondo. Una gioia per gli occhi
  11. .

All’anno prossimo, Bologna Children’s Book Fair!

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