Best of 2021 – I fumetti più belli dell’anno scelti dalla redazione di DF

L’anno sta per finire ed è tempo di bilanci: ecco una lista di titoli che abbiamo letto in questo 2021, ci sono piaciuti e li abbiamo scelti come i migliori in mezzo ai tanti altri usciti in Italia durante l’anno.

Il 2021 è stato un anno lungo e complesso. Per fortuna ci sono stati i fumetti, che hanno dominato le classifiche e sono diventati incredibilmente popolari anche tra il pubblico generalista. Ci hanno allietato nei lunghi giorni chiusi in casa, divertito sotto l’ombrellone, appassionato nelle serate autunnali, emozionato davanti al caminetto.

L’anno sta per finire ed è tempo di bilanci: ecco una lista di titoli che abbiamo letto in questo 2021, ci sono piaciuti e li abbiamo scelti come i migliori in mezzo ai tanti altri usciti in Italia durante l’anno. Un’occasione unica per ripercorrere agli sgoccioli e recuperare, qualora li aveste persi, i fumetti più interessanti degli ultimi dodici mesi. Non è una classifica e i fumetti sono in rigoroso ordine alfabetico per titolo. Buona lettura!


Paola Barbato, Mattia Surroz
10 OTTOBRE (vol. 1)
Sergio Bonelli Editore

Miniserie della Sergio Bonelli Editore, 10 ottobre è un fumetto italiano drammatico con base fantascientifica.

La trama del primo volume, l’unico dei quattro previsti attualmente uscito, è apparentemente semplice: in un futuro distopico il genere umano non conosce più guerre e povertà, tutti hanno pari opportunità e questo apparente vita utopica è raggiunta grazie alla programmazione di nascita e morte. Gli esseri umani vengono al mondo con una data di scadenza, tutti sanno di averla ma nessuno sa quando è prevista la propria dipartita. Le morti sono divise in scaglioni di età e il protagonista, Richie, sa che potrebbe morire il 10 ottobre, data del suo undicesimo compleanno. Casualmente il ragazzino si ritrova immischiato in un complotto organizzato da un gruppo di cittadini decisi a fermare questa giostra che non lascia libero arbitrio al genere umano.

La storia è firmata da Paola Barbato, famosa autrice di molti romanzi nonché firma di punta di diversi numero di Dylan Dog. I disegni sono invece opera di Mattia Surroz che conosciamo per il suo lavoro su Topolino, ma che qui ritroviamo con un tratto realistico, dettagliato ed espressivo.

Una storia coinvolgente della quale aspettiamo di leggere l’evoluzione.

Maurizio Vannicola


Copertina di "Flamer" di Mike Curato.Mike Curato
FLAMER
Tunué

Il 2021 si è dimostrato un anno di grande importanza per le battaglie civili in Italia. Le problematiche legate ai diritti di alcune comunità come quella immigrata, quella multietnica o quella LGBTQ+ hanno interessato l’opinione pubblica in varie sfere del vivere civile, dal dibattito parlamentare ai mass media, con risultati altalenanti.

In questo discorso si pone un volume grande, bello, importante e anche arrivato nel momento giusto che offre una testimonianza di enorme forza comunicativa: Flamer del disegnatore queer statunitense Mike Curato, qui alla sua prima prova come fumettista in un volume che racconta (in maniera romanzata, ma verosimile) la pubertà dell’autore. Il protagonista di Flamer ce le ha tutte: i suoi genitori sono di origine straniera, le sue fattezze non sono caucasiche, la sua sessualità è “non convenzionale”. Tutto in lui è oggetto di scherno, eppure c’è un fuoco sacro che arde nel suo cuore e che brucia più forte delle offese ricevute.

Una narrazione compatta, intensa, caldissima per un debutto editoriale di grande valore.

Mario Pasqualini


Yukinobu Hoshino
GLI STRANI CASI DEL PROFESSOR MUNAKATA (vol. 1)
Hikari Edizioni

Yukinobu Hoshino, conosciuto da noi soprattutto per 2001 Nights (pubblicato da Flashbook Edizioni), torna grazie al lavoro di Hikari nelle librerie e fumetterie d’Italia con Gli strani casi del Professor Munakata, una serie che esplora miti e leggende del Giappone con un approccio che coniuga sapientemente intrattenimento e didattica.

In ogni capitolo il Professor Munakata, studioso rinomato di folklore, viaggia alla ricerca di prove per formulare teorie sulle origini di credenze popolari, tradizioni e riti religiosi, risolvendo allo stesso tempo piccoli casi che hanno a che fare con crimini e misteri del presente.

Lo stile di disegno realistico, figlio della scuola gekiga, con cui Hoshino ritrae le avventure di Munakata ben si coniuga con la verosimiglianza delle storie: lo studio approfondito della materia trattata in queste pagine è intuibile sin dai primi dialoghi, e anche quando si tratta di “inventare” le proprie teorie o di lasciare lo spazio al fantastico e all’inspiegabile, Hoshino rimane sempre sobrio. Una raccolta di storie brevi e molto contenute, che appassionano soprattutto per la possibilità di scoprire il folklore e i paesaggi del Giappone.

Matteo Caronna


Masakazu Ishiguro
HEAVENLY DELUSION
Star Comics

Pubblicato in Italia da Star Comics, Heavenly Delusion è un manga post apocalittico che ricorda molto da vicino lo stile di Katsuhiro Ōtomo. La storia si sviluppa su due livelli narrativi e al momento la serie di compone di cinque volumi.

Da un lato troviamo un misterioso istituto dove vivono dei ragazzini, che si scoprirà hanno abilità sovrannaturali; questi sono seguiti da medici e scienziati a scopo di ricerca e sperimentazione, ma lo scopo è al momento oscuro. Dall’altro troviamo i due protagonisti della storia, Maru e Tokio, un ragazzo e una ragazza che sono alla ricerca di un luogo misterioso chiamato “il paradiso” dove il primo dovrà giungere senza saperne però le reali motivazioni. Le due trame promettono presto un punto d’incontro, ma nel mentre Maru uccide misteriosi mostri con il suo potere, apparentemente, unico.

Un manga adrenalinico e distopico scritto e disegnato da Masakazu Ishiguro, che grazie alla contrapposizione di una storia drammatica a un tratto fanciullesco, realistico e dettagliato, regalano al lettore coinvolgimento ed emozioni.

Maurizio Vannicola


Alessandro Bilotta, Dario Grillotti
LA FUNZIONE DEL MONDO
Feltrinelli Comics

In questo 2021 ancora una volta sono stati diversi i fumetti che parlano di scienza a vedere la luce. Dal terzo capitolo della collaborazione ASI-Ortolani, ai volumi di Comics&Science, fino alle biografie di personaggi grandi e meno grandi.

Fra tanti ha visto la luce un progetto tutto italiano vincitore del Premio nazionale di divulgazione scientifica dell’AIL: La funzione del mondo, la biografia di Vito Volterra scritta da Alessandro Bilotta e disegnata a Dario Grillotti. Scienziato operante a cavallo fra Ottocento e Novecento, benché quasi ignorato dal pubblico, Volterra è stata una figura di grande prestigio, anche internazionale. Fondamentale il contributo al fumetto del team di Symmaceo, con Andrea Plazzi, e del CNR, di cui Volterra è stato fondatore e primo presidente, e uno dei diciotto accademici italiani a non aderire al fascismo.

Tanti i temi trattati: le ricerche di Volterra, le interazioni familiari, anche quelle collegate ai suoi lavori scientifici, i suoi rapporti con la politica, e i più ampi legami tra potere e scienza. In tredici istantane i due autori identificano i momenti che ritengono più importanti della vita dello scienziato nato ad Ancona, ma affermatosi fra Torino e la Toscana. Grillotti, che aveva già disegnato Volterra sulle pagine di Archimede, rappresenta anche qui “la funzione del mondo”, cioè il fatto che i modelli matematici ci aiutano a capire fenomeni complessi.

Andrea Cittadini Bellini


Kazuo Umezz
OROCHI (vol. 1)
Star Comics

Pubblicata per la prima volta in Giappone dal 1969 al 1970, Orochi e un’opera rimasta inedita in Italia fino a marzo di quest’anno. L’autore Kazuo Umezu, in arte “Umezz”, è un artista influente e poliedrico che è entrato a far parte della cultura pop giapponese.

Orochi è un’antologia di racconti pieni di tensione e drammaticità in cui l’elemento che suscita spavento non è tanto la presenza di mostri e spiriti maligni, definiti yōkai, ma l’enfatizzazione dei sentimenti oscuri che albergano nell’animo umano. I racconti si diversificano, ma hanno una costante, la presenza di Orochi, una ragazza con capacità sovraumane. Chi sia veramente e da dove venga è un mistero, ma è chiaro fin dall’inizio che sia una “visitatrice” il cui scopo è quello di studiare da vicino e comprendere le vicissitudini umane e le conseguenti reazioni emotive.

Lo stile dell’autore è caratterizzato da un uso estremo dei neri che delineano la paura incalzante. Tratti sempre più marcati rendono i volti dei personaggi grotteschi fino a essere totalmente avvolti dalle ombre. Pagina dopo pagina si viene pervasi da un senso di angoscia che tramuta in terrore con l’epilogo della storia. Le atmosfere cupe e inquietanti non sono altro che il riflesso della vera natura dell’uomo. Non c’è scampo dall’oblio, non esiste redenzione perché dove si fomenta odio, vendetta o invidia non esiste la felicità.

Pamela Marinucci


Hubert, Zazim
PELLE D’UOMO
BAO Publishing

In un Medioevo non meglio identificato Bianca è una nobile fanciulla promessa sposa a Giovanni. Con rassegnazione si appresta al matrimonio combinato quando la sua madrina le fa scoprire un segreto di famiglia: la pelle d’uomo. Questo misterioso oggetto ha una particolarità: se indossata da una ragazza la fa diventare tale e quale a un maschio, attributi compresi. Bianca inizierà a indossare la pelle diventando Lorenzo per conoscere il promesso sposo. Nei panni del giovane e affascinante ragazzo, farà innamorare perdutamente Giovanni, scoprendone così le preferenze sessuali. Inizierà per Bianca un processo di conoscenza del mondo dei maschi e delle infinite sfumature che la sessualità maschile e femminile portano con sé. Attraverso avventure rocambolesche Bianca imparerà a essere libera e donna secondo le proprie regole e non secondo quelle che la società medievale bigotta e religiosa le impone.

Un libro perfetto per mettersi nei panni di chi non si riesce a comprendere, lo fa Bianca in tutto il libro e il lettore con lei. Un racconto libero, privo di ipocrisia e cristallino con un punto di vista lucido e schietto su tanti temi collegati al genere, alla sessualità, alla genitorialità, alla religione che ancora dibattiamo.

Andrea Cozzoni


Marco B. Bucci, Riccardo Atzeni
SAETTA ROSSA
Panini Comics

10 gennaio 2016: alla morte di David Bowie, Samuel viene catapultato duecentomila anni nel futuro. Nel 200016 la nostra società ha raggiunto un apparente equilibro sociale e politico, come è stato possibile arrivare a questa utopia?

Marco B. Bucci e Riccardo Atzeni ci traghettano in questo futuro idilliaco fatto di acquerelli e pennellate queer, dove non esiste povertà o emarginazione, dove le persone possono avvalersi di “ristoranti pubblici” che hanno eliminato la fame, in una società perennemente connessa a un grande organismo digitale senza barriere, ecologico, animalista. Un luogo dove possiamo essere – o apparire – come vogliamo e amare chiunque senza discriminazioni.

Saetta Rossa è antropologia mascherata da fantascienza: ci mostra il nostro miglior futuro e come può essere messo in discussione dalle esigenze della nostra libertà individuale. Perché se nei millenni le cose cambieranno, una cosa resterà immutabile: l’interrogarci sul nostro ideale di collettività. Imperdibile.

Matteo Cinti


Copertina di "Shingo Tamai - Arrivano i superboys" di Ikki Kajiwara e Mitsuyoshi Sonoda.Ikki Kajiwara, Mitsuyoshi Sonoda
SHINGO TAMAI – ARRIVANO I SUPERBOYS
Dynit Manga

Un nome che in molti (dai 30 anni in su) conoscono bene, grazie all’anime sportivo trasmesso sulle TV italiane nella metà degli anni ’80, è tornato quest’anno nella sua forma originale su carta stampata grazie alla Dynit.

Nella storia narrata in Akakichi no eleven (letteralmente “Gli undici rosso sangue”, titolo originale dell’opera), il calcio è di fatto un mero contorno a quello che si vuole trasmettere al lettore. Lo sceneggiatore Ikki Kajiwara ha saputo perfettamente raccontare in sei volumi la crescita emotiva e caratteriale di un gruppo di ragazzi uniti verso un unico obiettivo, quello sportivo, ma che di fatto vuole rappresentare una metafora della vita, dove solo con l’impegno e dando il meglio di noi stessi nel superare gli ostacoli è possibile raggiungere i propri scopi anche se inizialmente sembravano impossibili.

Una lettura consigliatissima, capace di infondere con ogni pagina una carica emotiva tale da rendere letteralmente tangibili i personaggi e le loro storie.

Mauro Paone


Copertina di “Suicide Squad - La prova del fuoco” di John Ostrander.John Ostrander
SUICIDE SQUAD – LA PROVA DEL FUOCO (vol. 1)
Panini Comics

Noi delle vecchie generazioni fumettistiche siamo ormai dei vecchi ruderi brontoloni, ma lasciatemi spezzare una lancia a nostro favore.

Ai nostri tempi il 90% dei fumetti americani che leggevamo era disegnato letteralmente di merda. Capitava che per esempio i testi di J.M. DeMatteis fossero obbobbriati dalle matite di legno di Don Perlin; avevamo Herb Trimpe, George Tuska, Al Milgrom, Paul Neary, Jim Mooney, Paul Ryan, Luke Ross. Siamo gente abituata a badare al sodo, a superare l’apparenza e concentrarci sulla sostanza. E nonostante i disegni di merda di Luke McDonnell, che oggi alla DC non prenderebbero manco per temperare le matite, sappiamo accorgerci che la serie storica della Suicide Squad è una vera e propria bomba. Grazie ai testi di John Ostrander, chiaro, che ci stende davanti una serie di personaggi problematici e controversi, fragili e moralmente caleidoscopici, che camminano sul filo di vite sbagliate col rischio costante di cadere giù per una scelta sbagliata, o la tentazione di buttarsi apposta, che poi non cambia molto.

Trame e personaggi duri, mai fini a sé stesse, e che all’epoca dovevano aver fatto sollevare più di un sopracciglio. Ma era il 1987, Watchmen era già uscito, e, se ne eri in grado, potevi osare. Ostrander ci riesce senza avere un Gibbons a fianco, il che va solo a suo favore.

Peccato che la Panini abbia voluto metterci ulteriormente alla prova con una traduzione ai limiti del ridicolo, inspiegabile per un editore del suo calibro e della sua esperienza. Ma noi badiamo al sodo, no? E aspettiamo il secondo. Sempre disegnato da McDonnell, ma tradotto decentemente. Speriamo.

Francesco Pone

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