Anche le cose hanno bisogno – La provincia cronica di Eliana Albertini

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Agnese vive ai margine della società, fa la spazzina e raccoglie le cose, perché solo le cose la tranquillizzano, nel nuovo libro di Eliana Albertini Anche le cose hanno bisogno.

èAnche le cose hanno bisogno è una graphic novel scritta e disegnata da Eliana Albertini, edita da Rizzoli Lizard.

Agnese è una ragazza che vive in un piccolo appartamento in una palazzina ubicata a Taglio di Po, in provincia di Rovigo. Vive da sola e fa l’operatrice ecologica, raccoglie l’immondizia insomma, un lavoro che le hanno assegnato in comune in quanto non adatta a svolgere mansioni d’ufficio. Sua madre è preoccupata e lo sono anche i condomini del suo palazzo. Agnese no. Agnese è quasi felice di questo lavoro che la porta a stare all’aria aperta e a conoscere tante cose. Sì, è consapevole che emana un cattivo odore e che forse dovrebbe lavarsi, quello però che più le interessa è raccogliere cose. Ogni giorno torna a casa dal lavoro con grandi buste piene di tesori.

Mi hanno sempre detto che tutto ha un prezzo, ma io andando in giro per i fatti miei trovo sempre un sacco di cose che posso prendere senza dover dare qualcosa in cambio.

Tazze, elastici, peluche, vasi, piatti rotti, Agnese raccoglie di tutto, perché le piccole cose la tranquillizzano.

Agnese è il ritratto dolorosamente verosimile di tante e tanti emarginati, che vivono accanto a noi e di cui non ci curiamo. Sono strambi, puzzano, hanno manie incomprensibili, sono irrecuperabili, senza speranza come dice l’impiegata del comune dopo la telefonata con la preoccupatissima mamma di Agnese. L’autrice non ci racconta mai qual è il problema di Agnese, perchè forse un vero problema non c’è o almeno non è sempre riscontrabile.

Un racconto poetico e allo stesso tempo crudo, rarefatto e incisivo. Albertini ci racconta la periferia con una forza e un realismo incredibile. I campi incolti, i prati in cui si mimetizza l’immondizia, i garage abbandonati, la grettezza della mentalità paesana, gli sguardi, i giudizi e i pregiudizi.

Eliana Albertini, classe 1992, si era fatta conoscere al grande pubblico nel 2017 con la biografia di Luigi Meneghello (partigiano, accademico e scrittore) edita da BeccoGiallo e poi con Malibù, nel 2019, sempre BeccoGiallo, in cui ci aveva raccontato, anche qui, storie di provincia ambientate nel Polesine. Proprio nel 2019 vince il Premio Nuove strade al Napoli Comicon, dedicato ai giovani autori che si affacciano al mondo del fumetto. Nel 2021 ha partecipato alla sorprendente antologia di fumetti al femminile A.M.A.R.E., edita da Canicola, che la vedeva in compagnia di altre sue talentuosissime colleghe come Martina Sarritzu e Alice Socal. Anche questo fumetto le è valso un premio, quello Boscarato 2022, al Treviso Book Comic Festival, come miglior artista (disegno e sceneggiatura).

Non è difficile capire come mai ci sia molta attenzione da parte del mondo dei premi e del fumetto d’autore intorno a Eliana Albertini e alle sue opere. Innanzitutto è un’autrice giovane, donna e con una voce fuori dal coro. I suoi fumetti raccontano spesso spaccati di vita quotidiana, per lo più di provincia, e pongono una grossa lente d’ingrandimento su situazioni e figure spesso dimenticate dal mondo della letteratura a fumetti, e non. Inoltre Albertini ha uno stile magnetico, personalissimo, mescola le tecniche più tradizionali del fumetto alla pittura e all’illustrazione. Possiede una libertà compositiva e espressiva al pari di autori blasonatissimi del panorama internazionale, mantenendo alcune caratteristiche proprie del fumetto indipendente italiano.

Albertini possiede una certa spregiudicatezza nell’affrontare le pagine del fumetto e noncurante di cosa si dovrebbe o non si dovrebbe fare, lo decostruisce e ricostruisce continuamente. Ad esempio decide di spezzare la narrazione inserendo una pagina bianca con un’illustrazione centrale colorata a tempera. Se decide di porre l’attenzione su un elemento di una tavola bianco e nero, lo colora. Poi si fa di nuovo ordinata e divide la pagina simmetricamente in quattro come se fosse una striscia umoristica. O ancora si permette di lasciare una pagina intera simulando un foglio scritto a mano o la riempie con una foto di un documento dentro un raccoglitore di plastica trasparente. Quello che cerca è la via più breve per arrivare diritta al punto, sia che significhi spiegare qualcosa al lettore sia che lo voglia far entrare nella psicologia dei personaggi.

Un’autrice che si conferma tra le più originali e interessanti del panorama nazionale.


Eliana Albertini
Anche le cose hanno bisogno
Rizzoli Lizard, 2022
176 pagg., colore, brossura, €17.00
ISBN: 978-88-17-16184-8

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