All the Love I Can Get – Di quanto amore abbiamo bisogno?
All the Love I Can Get è una graphic novel di Tommi Parrish edita in Italia da Minimum Fax e tradotta da Alice Amico.
La casa editrice romana si è aperta quest’anno al fumetto con una nuova collana intitolata Cosmica e per cui sono già usciti tre notevoli volumi; All the Love I Can Get è uno di questi.
Tommi Parrish è una delle figure più interessanti nel mondo dell’illustrazione e del fumetto internazionale. Transessuale, nato a Melbourne, vive e lavora negli USA dove ha pubblicato i suoi lavori in numerose riviste come The New Yorker o Granta e quotidiani come The New York Times. Nel 2018 era uscito per Diabolo Edizioni La bugia e come l’abbiamo raccontata, il suo primo libro a fumetti accolto in maniera entusiastica da pubblico e critica.
Con All the Love I Can Get, Tommi Parrish prosegue il percorso iniziato e non perde la sua cifra stilistica fortemente identitaria. L’uso del colore, una tempera diluita tipica di una certa illustrazione indipendente, incorniciata da segni neri e morbidi, si discosta volutamente dal linguaggio del fumetto per allargarsi verso forme di comunicazione più espressioniste e inclusive. I personaggi, sgraziati, quasi mostruosi, si muovono pesantemente all’interno delle tavole, a volte sembrano starci stretti, come se affaticati da un contemporaneo che li schiaccia e indebolisce.
La vicenda potrebbe essere tranquillamente la sceneggiatura di un film indipendente americano vincitore del Sundance Film Festival. Una storia di straordinaria normalità, di vite spezzate, di umane condizioni di precarietà del ceto medio-basso. Eliza e Sasha si incontrano casualmente a una serata, mamma separata con la passione per la poesia la prima e giovane ragazza con tendenze suicide la seconda. Si scrutano, si annusano, cercano un contatto che sembra sia impossibile da avere.
Non è una storia facile. Non c’è edulcorazione, la disperazione di queste vite non lascia quasi mai il posto alla speranza. Guidato da una sorta di neorealismo, Parrish ci racconta le cose come stanno. Non ci sono dialoghi edificanti, grandi lezioni di vita, momenti di sollievo narrativo che inducano il lettore a empatizzare. Ci sono due donne allo stremo delle loro forze, impegnate a vivere delle vite che non hanno scelto, ma che hanno subito. In fondo, ma davvero in fondo, c’è una volontà di riscatto, soprattutto nel personaggio di Eliza che si aggrappa con tutte le sue forze alla poesia per trovare uno spiraglio di luce, una boccata d’aria. Due generazioni a confronto, Eliza già schiacciata dai doveri familiari che non riesce a prendersi cura di se stessa e Sasha, annoiata, smarrita, che vive a casa con i suoi e si prostituisce senza un vero motivo.
Non esiste dunque un lieto fine, le ultime tavole letteralmente svaniscono e lasciano spazio all’immaginazione del lettore. Come andrà avanti la vita di Eliza? Cosa si può immaginare per lei e per la sua situazione? Un finale aperto che però non lascia presagire nulla di grandioso solo il fluire della vita che volenti e nolenti è comune a tanti.
Parrish non ricerca lo straordinario, l’eccezionalità. Ci mostra vite come tante, lo fa però con uno sguardo attento e non banale, quasi documentaristico. Ci racconta molto di più di quello che ci mostra, ci racconta dell’America contemporanea che in realtà non è più così distante dalla nostra realtà. Si sente davvero l’interesse che ha per i suoi personaggi e il modo rotondo e tridimensionale con cui li tratteggia e ne definisce spirito e anima trascina il lettore nella storia e nella verità che in essa vi è celata.
Alla fine ci si chiede: di quanto amore abbiamo realmente bisogno? Forse la risposta è: di tutto quello possibile.
Tommi Parrish
All The Love I Can Get
Minumum Fax, collana Cosmica, 2022
208 pagg., colore, brossura, €21.00
ISBN: 978-88-3389-355-6