Evangelion: 3.0+1.0 – Hideaki Anno ha l’agendina piena

E non solo lui: il lungo tempo che sta prendendo la lavorazione del quarto e ultimo film del progetto Rebuild of Evangelion è dovuto al semplice fatto che lo staff del film sta lavorando su qualunque *altra* cosa.

Il 17 febbraio 2007 Hideaki Anno fece affiggere in 50 cinema giapponesi un poster in cui esponeva dettagliatamente la decisione di rimettere mano alla sua opera cult Evangelion per riproporla di nuovo al pubblico, in pratica per la terza volta dopo la serie TV e i film (oltre a fumetti, videogiochi e spin-off vari) che cominciano tutti con lo stesso incipit e poi continuano in maniera diversa. Anche la trama della nuova serie di film, intitolata Rebuild of Evangelion e programmata come una tetralogia, sarebbe iniziata come le altre tre versioni e poi continuata in un modo nuovo.

Poster con l'annuncio del progetto "Rebuild of Evangelion".
Anno è logorroico.

Il primo film arrivò nelle sale quello stesso anno: fondamentalmente era un riassuntone dei primi sei episodi quasi ricalcati fotogramma per fotogramma dalla serie originale, ma con alcune variazioni narrative, contenutistiche e grafiche, e con l’inserimento di tanto, tantissimo product placement. Il secondo film si fece aspettare due anni (2009) e introduceva vistose modifiche alla trama e soprattutto forti cambiamenti all’evoluzione dei personaggi. Il terzo film si prese tre anni di lavorazione (2012) e stavolta rimescolò completamente trama e personaggi presentando una storia del tutto nuova. Ora, dopo uno, due e tre anni, per logica il quarto film dovrebbe uscire dopo quattro anni, cioè nel 2016: molti fan hanno però sperato nel miracolo, ovvero che il film che avrebbe messo la parola fine finale financo definitiva alla saga sarebbe potuto uscire nel 2015, data estremamente simbolica dato che è proprio l’anno in cui è ambientata la storia. Purtroppo, però, a parte incredibili colpi di scena, questo quarto film intitolato Evangelion: 3.0+1.0 non uscirà a breve dato che, giunti ormai alla fine di dicembre, Anno non ha ancora annunciato nulla, e c’è un motivo: è in altre faccende affaccendato. Il 9 dicembre 2015 infatti, mentre tutti gli otaku piangevano perché ormai l’anno fatidico stava finendo totalmente sprecato senza nemmeno uno straccio di annuncio e di conseguenza producevano poster fake per autoconsolarsi, la Tōhō pubblicava su YouTube il trailer del nuovo film Shin Godzilla (“Nuovo Godzilla”, titolo internazionale: niente meno che Godzilla Resurgence) scritto e diretto da, ta-daaan!, Hideaki Anno.

Ecco cosa stava facendo il regista ed ecco perché Evangelion: 3.0+1.0 non solo ha mancato l’appuntamento del 2015, ma probabilmente mancherà anche quello del 2016, dato che questo nuovo film del franchise del mostro postnucleare uscirà proprio il 29 luglio 2016, e sia per logiche commerciali sia per tempi tecnici lavorativi sembra estremamente improbabile che escano due film dello stesso regista nello stesso anno (solo Takashi Miike riesce a essere così iperproduttivo).

Poster giapponese e internazionale di "Shin Godzilla".
Il poster ufficiale del film in versione giapponese con lo storico font massiccio della saga (in alto c’è scritto “Giappone vs. Godzilla”) e in versione inglese col titolo scritto da Anno stesso, riconoscibile dalla sua solita calligrafia. Shin seiki Evangelion, Shin Evangelion, Shinji (“nuovo carattere”), Evangelion: shi to shinsei (“morte e nuova nascita”), Shin Godzilla: “nuovo” è decisamente la parola preferita di Anno.

Inoltre, non è solo Anno a essere impegnato altrove: anche il character designer Yoshiyuki Sadamoto nel frattempo si è trovato altro da fare. Già dal 2012, infatti, il disegnatore collabora in maniera stabile con l’azienda automobilistica tedesca Mercedes Benz, per la quale aveva prodotto un cortometraggio piuttosto brutto a scopo promozionale.

Quest’anno, approfittando dello scandalo ecologico e relativo calo di vendite della Volkswagen, la Mercedes Benz ha deciso di reinvestire in Giappone in modo consistente, concentrandosi su tre elementi di grande successo: i Peanuts (che in Giappone vanno molto forte più per la gadgettistica che non per il fumetto, sconosciuto ai più) realizzando uno spot televisivo in concomitanza con l’uscita del film dei Blue Sky Studios, e di nuovo Sadamoto, associato però stavolta alle Perfume, un trio di idol (giovani cantanti carine) che in patria riscuote enorme successo da metà anni 2000 ed è noto per l’uso molto originale e innovativo delle tecnologie durante i concerti e nei videoclip. Per l’occasione è stato realizzato un progetto multimediale che consiste in una performance olografica del trio sulle note del nuovo brano Next Stage with YOU in cui le cantanti si esibiscono con i loro doppi animati in CGI e basati sul design di Sadamoto. Le tre componenti delle Perfume sono caratterizzate dal mantenere sempre lo stesso look, e in questo caso il costumino disegnato da Sadamoto per NOCCHi, che porta sempre i capelli a caschetto e indossa sempre i pantaloni, è estremamente simile a un plugsuit dei Children di Neon Genesis Evangelion, pecette sull’addome comprese. Nello spot TV che è stato ricavato dalla performance la somiglianza è particolarmente vistosa:

Praticamente una versione alternativa di Rei Ayanami. Se aggiungiamo che il bordo del colletto di a-chan (coda di cavallo e gonna al ginocchio) è esattamente identico a quello delle plugsuit e che KASHIYUKA (capelli lunghi e minigonna) ha in testa dei fermagli per capelli (?) a forma di orecchie di gatto che ricordano al contempo i collegamenti neurali e l’odioso personaggio di Mari la gattina canterina, ecco che il legame con Evangelion diventa palese, perlomeno a livello grafico. A questo punto si chiuderebbe il cerchio se nel film conclusivo della tetralogia si scoprisse come colpo di scena finale che gli Eva sono prodotti nelle fabbriche Mercedes Benz.

Il cerchio che potrebbe chiudersi per un’eventuale sponsorizzazione Mercedes Benz del futuro venturo misterioso quarto film del Rebuild of Evangelion, però, non si chiuderà includendo anche le Perfume perché l’unica cosa certa, o quantomeno logica, è che venga di nuovo coinvolta la cantante Utada Hikaru, celeberrima in Giappone per aver inanellato record su record di vendite di dischi a partire dal 1999. La cantante è legata a due franchise per i quali ha realizzato la canzone portante della colonna sonora di ogni capitolo: la serie di videogame Kingdom Hearts e appunto Rebuild of Evangelion. Il primo film della quadrilogia si chiudeva con il brano Beautiful World, il secondo con un remix dello stesso, e il terzo con il nuovo brano Sakura nagashi realizzato quando la cantante si era già ritirata dalle scene per farsi una vita lontana dai riflettori, sposarsi in Puglia con un italiano e partorire un bambino. Durante la gestazione a Hikaru è tornata la voglia di fare musica e in futuro è atteso il suo nuovo album; inoltre per onorare gli obblighi contrattuali dovrà realizzare la nuova sigla per il futuro Kingdom Hearts III (altro prodotto che ancora non si vede all’orizzonte, però almeno si sa che esiste concretamente). Quindi, quanto al Rebuild of Evangelion è anche lei molto impegnata come Anno e come Sadamoto, e ai fan, beh, non resta che aspettare, ovviamente.

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