Opera Omnia degli Scarabocchi di Maicol & Mirco – Il nuovo libretto rosso

A fine gennaio la casa editrice BAO Publishing ha gentilmente mandato a Dimensione Fumetto, su mia precisa richiesta, i primi quattro volumi dell’Opera Omnia degli Scarbocchi di Maicol & Mirco a scopo recensione.

Non potevo essere più felice di ricevere l’onore e l’onere di scrivere un articolo su questa coppia di autori con cui sono letteralmente cresciuto, fin da quando a fine anni ’90 andavo a prendere la fanzine collettiva Petrolio, composta da frammenti eterogenei come l’omonimo romanzo di Pasolini, alla fumetteria Cartoon City di San Benedetto del Tronto: mettevo in borsa due copie di ogni uscita, così, per sicurezza, e facevo bene perché poi un giorno prestai metà della mia preziosissima e irripetibile collezione completa alla mia compagna di classe al liceo Alessandra M. e quei volumi non tornarono mai a casa. Risultato, oggi ho tutti i numeri di Petrolio in singola copia (meglio che niente), e con loro Grasso, Il suicidio spiegato a mio figlio, Hanchi, Pinchi e Panchi, Il papà di Dio, i volumi per la serie Fumetti nei musei, I Ronfi e la superamicizia di Adriano Carnevali, il volume in edizione limitata MMM e altro ancora, ovvero quasi tutto quello che Maicol & Mirco hanno prodotto, almeno che io sappia dato che nel vasto mondo del fumetto alternativo, underground e autoprodotto è molto facile che sfugga qualcosa.

Copertine dei primi quattro tomi di "Opera Omnia degli Scarabocchi di Maicol & Mirco" di Maicol & Mirco.
Le copertine dei primi quattro tomi di Opera Omnia degli Scarabocchi di Maicol & Mirco, usciti fra il 2018 e il 2021.

Eccomi dunque con questi splendidi volumi in mano, ma dopo un paio di mesi, pur chiuso in casa e con la pioggia fuori dalla finestra, non avevo ancora scritto una sola riga. Passa ancora del tempo, ma niente, di questa famosa recensione nemmeno l’ombra, dev’essere colpa dell’indolenza di aprile. Arriva l’estate, che caldo, no no adesso non ho proprio la testa per dedicarmi a una cosa del genere… E così, di scusa in scusa, dopo sei mesi dall’invio del materiale eravamo ancora io e un foglio bianco, anzi nemmeno quello perché non avevo toccato né carta e penna né il computer.

La mia tragicomica confessione, però, è che i volumi li avevo letti subito e anche velocemente, e fra l’altro – ennesima aggravante – ne conoscevo già il contenuto dato che leggo con costanza Gli scarabocchi fin da quando Maicol & Mirco iniziarono a pubblicarli. Eppure, appena li ho presi in mano per recensirli, fin dalla prima tavola del primo volume ho dovuto sbattere il muso con forza contro l’assoluta impossibilità di recensire questi volumi. È impossibile. Sono sei mesi che mi rompo la testa e penso a cosa diavolo scrivere nella recensione, eppure tutto quello che posso fare è ammettere la mia inettitudine a questo scopo. BAO Publishing, mi dispiace, non ce la posso fare.

Tavola da "Gli scarabocchi di Maicol & Mirco" di Maicol & Mirco.
Nclpf.

Recensire Gli scarabocchi di Maicol & Mirco è come recensire i fiori, o la Bibbia, o la morte. Non ha senso, non ha scopo (a parte quello, legittimo, di invogliare possibili acquirenti a comprare i volumi).

Lo ammettono implicitamente anche gli estensori delle prefazioni all’inizio dei quattro tomi usciti finora dell’Opera Omnia: Adriano Ercolani scrive che non se ne può parlare se non in termini filosofici, Alessio Trabacchini ne decanta lo humor nero, LRNZ elogia l’estrema sintesi ed economia grafica degli autori, Silvia Ballestra sostiene che è possibile tramite una sorta di immaginario frottage sulle vignette intuire i profili della vita di provincia che Gli scarabocchi mettono in scena. Sono punti di vista interessanti, ma sembrano i ciechi che descrivono l’elefante: ognuno vi vede uno specifico aspetto, ma il totale necessariamente sfugge essendo maggiore della somma delle singole parti. Mi unisco anch’io al gruppo dei ciechi, senza speranze di maggior successo.

Tavole da "Gli scarabocchi di Maicol & Mirco" di Maicol & Mirco.
La rottura della quarta parete è un espediente usato spesso negli Scarabocchi.

Gli scarabocchi di Maicol & Mirco è un webcomic gratuito lanciato su Facebook nel 2012 (parallelamente anche su Twitter e Instagram) composto da singole vignette pubblicate quotidianamente. Le vignette non sono conseguenziali fra loro e ognuna presenta una scenetta, singola o composta da brevi interazioni fra più personaggi, caratterizzata da un umorismo fulminante, caustico, irrispettoso, satirico, in qualche modo paragonabile al witz ebraico anche per la presenza degli stessi temi ricorrenti della vita, della morte, di Dio, di Satana, del denaro, del sesso, della bruttura del mondo, offrendo una visione politica dell’esistenza estremamente potente e affilata. Il linguaggio grafico inconfondibile e oltremodo radicale utilizza esclusivamente disegni ridotti ai minimi termini e realizzati con pennarello nero su campo rosso uniforme, amplificando esponenzialmente la forza comunicativa dell’opera.

Sei anni dopo l’inizio de Gli scarabocchi, BAO Publishing ne ha meritoriamente iniziato la pubblicazioni in una collana intitolata Opera Omnia e divisa in tomi che raccolgono sei mesi di vignette l’uno, due tomi per ogni annata. La cura editoriale riservata al lavoro di Maicol & Mirco è niente meno che eccezionale, con un pulitissimo lavoro grafico di impaginazione firmato da LRNZ e una grande attenzione anche all’aspetto tattile e sensoriale dell’oggetto-libro. Questi tomi rossi (vermiglione, invece del rosso sangue usato sul web), che data la lunghezza dell’opera non saranno in numero inferiore a venti, prendono posto sulla libreria esattamente come i libretti rossi di Mao ne La cinese di Jean-Luc Godard e, come i libretti rossi di Mao, hanno un impatto totalizzante sulla vita del lettore.

Gli scarabocchi di Maicol & Mirco sono letteratura di portata storica. Non dico che ogni singola pagina sia un capolavoro (né lo negherei), ma nel complesso questi quasi dieci anni delle vite di Maicol & Mirco condivise con i loro lettori sono certamente un’esperienza di lettura unica e senza paragoni nella storia della letteratura italiana, a metà fra il diario e le lettere dal carcere, che supera i livelli estetici ed etici per accedere alla sfera religiosa, e tutto questo attraverso vignette piene di disegnetti sghembi e parolacce.

Nonostante non ci sia una trama generale, è possibile comunque rilevare dei filoni tematici e narrativi ricorrenti che aprono al lettore degli squarci interpretativi sulle esistenze dei fumettisti e sul loro processo artisico. Semplificando molto e basandosi sulla divisione dei tomi (puramente cronologica e non tematica), si nota ad esempio che i primi sei mesi di pubblicazione sono composti in massima parte da vignette che possono ancora essere identificate come “comiche”, ma verso la fine del primo tomo avviene uno scatto narrativo che porta, nel secondo tomo, a introdurre spesso i fumettisti stessi come personaggi ricorrenti (generando numerosi episodi metanarrativi); nel terzo tomo il linguaggio si eleva e molte delle vignette assumono i connotati di veri e propri aforismi in cui la parola spesso prende nettamente il sopravvento sull’immagine e potrebbe sopravvivere anche in forma di prosa. Infine, nel quarto tomo, cioè dopo due anni di lavoro quotidiano di rifinitura, Gli scarabocchi assumono la loro forma matura e più duratura, ovvero quella di epifanie malinconiche che colpiscono al cuore il lettore con la forza grafica e letteraria del loro linguaggio.

Tavole da "Gli scarabocchi di Maicol & Mirco" di Maicol & Mirco.
Due vignette con Maicol protagonista. Maicol è rappresentato alto e con la baraba, Mirco invece basso e con gli occhiali, entrambi portano un berretto con la M: naturalmente i concetti di “barba”, “occhiali”, “berretto”, “altezza”, “bassezza” e in generale le fattezze dei personaggi sono pure interpretazioni gestaltiche del lettore, costretto dal suo cervello a trovare un senso grafico a quello che vede.

Il lettore abituale de Gli scarabocchi sa già che negli anni successivi Maicol & Mirco attraverseranno varie altre fasi creative fino a giungere a vette di una raffinatezza grafica e linguistica sublimi, in cui riflessioni illuminanti e massime sconvolgenti sono riassunte nel giro di pochissime parole e di pochissimi segni di profondo significato concettuale e forte valore gestuale.

Particolarmente impressionanti e riuscite (già in queste prime due annate, ancora di più in futuro) le vignette sui fiori, forse in virtù del fatto che i fiori, ovvero quanto di più bello esiste sulla Terra, spendono consapevolmente tutte le loro energie allo scopo preciso di morire, e questo offre agli autori i mezzi metaforici per fissare su carta grandi verità universali attraverso quella che Pirandello chiamerebbe «una riflessione [che] non si nasconde, non resta invisibile».

Tavole da "Gli scarabocchi di Maicol & Mirco" di Maicol & Mirco.
Alcune vignette a tema floreale, per così dire.

Ci ho messo sei mesi per scrivere queste novemila battute e non ne sono nemmeno soddisfatto, mi sembra di non aver scritto niente se non banali dati e impressioni scomposte che non rendono giustizia a una coppia di artisti del livello di Maicol & Mirco. D’altronde è come parlare della persona amata: qualcuno al mondo sa elencare con precisione le esatte ragioni per le quali si ama quella persona? “Perché sa cucinare le fettine panate”, “perché sa suonare il pianoforte con le mani dietro la schiena”, “perché mi fa ridere” non sono ragioni, sono solo caratteristiche, le vere ragioni sono incomprensibili. Come le ragioni della vita, di Dio, della felicità, di politica sesso religione e morte, e di tutti quegli argomenti su cui Maicol & Mirco sembrano avere uno sguardo intollerabilmente lucido che riversano nei loro fumetti di disturbante intelligenza.

Gli scarabocchi di Maicol & Mirco è uno dei massimi capolavori della storia del fumetto italiano.

FINE

Tavola da "Gli scarabocchi di Maicol & Mirco" di Maicol & Mirco.


Maicol & Mirco
Opera Omnia degli Scarabocchi di Maicol & Mirco
volume 1 ARGH, volume 2 SOB, volume 3 BAH, volume 4 CRACK

BAO Publishing, ARGH 25 ottobre 2018, SOB 26 settembre 2019, BAH 18 giugno 2020, CRACK 28 gennaio 2021
192 pagg., b/n su carta colorata, brossura, 13×18 cm, €14.00 cadauno
ISBN: ARGH 978-88-3273-123-1, SOB 978-88-3273-294-8, BAH 978-88-3273-469-0, CRACK 978-88-3273-554-3

Mario Pasqualini

Sono nato 500 anni dopo Raffaello, ma non sono morto 500 anni dopo di lui solo perché sto aspettando che torni la cometa di Halley.

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