Matematici a fumetti: la scienza fra storia e fantasia

Matematici a fumetti è un libro di divulgazione scientifica per ragazzi edito da Edizioni Dedalo, nato in Svizzera, ma italianissimo, tra storia e didattica della matematica (e del fumetto).

Matematici a fumetti cover

Anche se non tutti strettamente matematici, i personaggi raccontati in poche vignette da Silvia Sbaragli e Andrea De Carli nel loro Matematici a fumetti entrano, a buon conto, nella storia, reale o immaginaria, della matematica.

Accanto a personaggi noti al grande pubblico, come Pitagora e Alan Turing, ce ne sono infatti altri meno noti, da Maryam Mirzakhani a Luca Pacioli, e anche alcuni la cui storicità non è esattamente provata, come Didone.

Mescolare realtà, mito e aneddoti, anche in un’opera didattica e didascalica per ragazzi, non ci sembra del tutto indicato. Ma la protagonista del volume è la matematica, e per renderla un po’ meno mostruosa si può passare sopra anche a qualche forzatura.

In effetti Matematici a fumetti è un’opera di fantasia, pubblicata da Edizioni Dedalo e destinata ai ragazzi dell’età di Ellie, la protagonista. Lei, come i suoi coetanei, ma in realtà come tutti gli studenti, ed evidentemente anche quelli al di fuori dell’Italia, ha qualche problema prima affettivo, poi tecnico con argomenti come il teorema di Pitagora, le similitudini e, in generale, con numeri e figure.

Una normale ragazzina preadolescente, che ovviamente vede solo mostri uscire dal suo libro di geometria. Interviene allora lo zio Angelo, con occhialini e camice, che la conduce nel suo laboratorio matematico.

Da qui, con l’aiuto degli occhiali matematici virtuali riuscirà a viaggiare nel tempo e nello spazio per incontrare i diversi personaggi.

Si parte, appunto, da Didone (collocata esattamente nell’814 a.C., anche se, al di là dell’Eneide, le fonti storiche che la citano sono tutte posteriori al IV secolo) per attraversare quasi tre millenni di storia dell’umanità e del pensiero.

Per ciascuno dei matematici la struttura grafica è la stessa. Una pagina doppia in cui si inquadra storicamente la situazione, si racconta qualche aneddoto e si introduce il contenuto matematico. Alla fine si riassume un argomento matematico (lo stesso presentato nelle due pagine o un altro) in una pergamena.

Per alcuni dei personaggi è facile scegliere l’argomento: ad esempio, per Socrate e Platone si parla rispettivamente della duplicazione del quadrato e dei solidi regolari. Già per altre figure dell’antichità, da Euclide ad Archimede, si citano diversi risultati in poche vignette, a volte quelli di immediata comprensione: ad esempio Euler (riportato con il suo nome vero e non quello latinizzato) è stato uno dei matematici più prolifici e poliedrici della storia, ma questo non emerge dalle pagine a lui dedicate.

Da questo punto di vista si invita ad approfondire le diverse figure scoprendo anche lati personali interessanti e mostrando spesso come la passione per la matematica di questi grandi geni fosse nata in tenera età con risultati straordinari.

Spesso diamo più importanza a personaggi carismatici, ma alcune delle più grandi menti dell’umanità erano persone semplici e ordinarie. È importante ciò che uno fa, non come appare!

Zio Angelo

Il libro ha un carattere fortemente formativo, per cui mostra anche aspetti personali dei matematici descritti. Aspetti spesso controcorrente o su cui si può sorridere: ad esempio si fa notare come Fibonacci perdesse tempo a scrivere trattati invece di arricchirsi con il commercio, o anche come Leonardo non fosse molto preciso nelle notazioni matematiche.

Un altro aspetto interessante è la presenza delle donne. Silvia Sbaragli, matematica, specializzata SISS, esperta in Didattica della Matematica e responsabile del Centro Competenze Didattica della Matematica del SUPSI, ne cita alcune e probabilmente non a caso l’adolescente che cambia atteggiamento è una ragazza. È difficile, ma importante diffondere l’idea che matematica, scienza e tecnologia siano per tutti.

Oggi si stanno diffondendo tantissimi progetti, nazionali e internazionali, per collegare le ragazze alle cosiddette STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics), ma non bisogna stancarsi di parlarne. Quella scientifico-tecnologica è una cultura alla quale tutti, in tutto il mondo, devono poter accedere per crescere e portare il proprio contributo alla crescita dell’umanità.

Ellie se ne accorge subito prima che lo zio Angelo le presenti Ipazia.

Passando da un matematico all’altro, si toccano molti campi della matematica, e in questo modo se ne mostra al pubblico anche la poliedricità. La matematica è una, ma ha molti aspetti, e di certo ciascuno può trovarne uno interessante o che ne solletichi la curiosità. Soprattutto per i matematici dell’era moderna si fa riferimento al campo in cui hanno lavorato: Möbius per la topologia, Cantor per l’infinito e gli insiemi, Von Neumann per la teoria dei giochi, fino a Turing e alla crittografia.

L’elenco dei matematici si chiude con le pagine dedicate a Maryam Mirzakhani, prima e finora unica donna ad aver vinto la Medaglia Fields.

A quanto pare, la conoscenza con tutti questi personaggi ha acceso la curiosità di Ellie che, nelle pagine finali si laurea… in Matematica!

Complessivamente venti schede per altrettanti personaggi. La finalità educativa e didattica è evidente anche nelle pagine finali, in cui si spiega come si costruisce un fumetto.

Dal punto di vista squisitamente grafico, forse ci sono alcune cose da rivedere. Le pagine sono molto piene, a volte un po’ confuse. Il grande formato della stampa e l’origine “digitale” forse potevano essere sfruttati meglio. Dal punto di vista della sceneggiatura, sarebbero stati preferibili percorsi più lineari e meglio trateggiati. Spesso si ha la sensazione di illustrazioni con poca sequenzialità tra l’una e l’altra, graficamente con tratti più leggeri e disegni più piccoli. Capita spesso che i contenuti delle vignette si sovrappongono, alcune volte tra loro, altre volte con i numerosi baloon.

Anche l’idea delle teste volanti che viaggiano virtualmente nel tempo rimane un po’ fine a se stessa. Anzi, a volte mi ha lasciato un po’ spiazzato, ad esempio quando le teste corrono sul nastro di Möbius, o nella stessa copertina.

Al di là di questi dettagli, l’idea, viste soprattutto le finalità, Matematici a fumetti è un volume apprezzabile. Certo, da “anziano” lettore di fumetti, magari fatico a entrare meglio in un prodotto pensato per gli adolescenti, ma una volta chiuso il volume resta la sensazione che sarebbero bastate piccole attenzioni grafiche e di scrittura per fornire un prodotto più appetibile dal punto di vista squisitamente fumettistico, e più godibile da tutti i possibili lettori.

L’opera raccoglie le coppie di pagine pubblicate prima singolarmente sul sito del SUPSI nell’arco di circa dodici mesi, tutti passati durante la pandemia. La sua pubblicazione, online e in cartaceo, rientra nel progetto Comunicating Mathematics Education, finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero.


Silvia Sbaragli, Andrea De Carli
Matematici a fumetti

Edizioni Dedalo, 2021
64 pagine, 24×33 cm, colore, cartonato, € 15.00
ISBN:9788822057068

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